La rassegna stampa di oggi, sabato 12 dicembre 2020

Redazione
La rassegna stampa di oggi, sabato 12 dicembre 2020

La rassegna stampa di oggi, sabato 12 dicembre 2020. Rassegna stampa delle prime pagine dei maggiori quotidiani nazionali e regionali che oggi troverete in edicola.

La maggior parte dei giornali di oggi titola in apertura sulle tensioni nel governo con la minaccia di Italia Viva di ritirare l’appoggio alla maggioranza e la proposta del presidente del Consiglio Conte di un confronto fra i partiti per proseguire l’azione del governo.

Alcuni giornali si occupano delle notizie sui vaccini per il coronavirus. Altri seguono i dati sulla diffusione del contagio con il cambio di colore di alcune regioni.

Il Manifesto apre sull’accordo fra ArcelorMittal e Invitalia per la gestione dell’ex Ilva. I giornali sportivi, oltre alla presentazione della giornata di serie A, ricordano Paolo Rossi, del quale oggi si terranno le esequie.

I giornali locali

Tra i giornali locali segnaliamo il Mattino di Napoli che in prima pagina scrive sui ritardi nell’approvvigionamento dei vaccini. La partenza sarà lenta ma dopo marzo si recupera dice Ricciardi, consigliere del ministro Speranza.

Il Gazzettino, quotidiano del Nord-est, pone l’accento in prima pagina sul cambio di colore per Veneto che è passato al meno rigoroso giallo. Nello stesso tempo Zaia è molto preoccupato, il rischio è enorme.

L’Eco di Bergamo dà spazio in prima pagina alla colorazione della Lombardia che da  arancione è passata al giallo. Inoltre, si scrive di scuola legato al nodo dei trasporti.

Il Tirreno, diversamente da altri giornali, in prima pagina si occupa dell’omicidio in centro storico, i due accusati dell’omicidio del cuoco cingalese sono condannati a quindici ani di carcere.

I giornali economici

Il Sole 24 Ore, giornale economico e finanziario di Confindustria, in prima pagina si occupa dell’intesa raggiunta per i cantieri: intesa per il lavoro 24 ore su 24.

Italia Oggi, altro giornale economico e finanziario, in prima pagina dà spazio all’inferno fiscale che si scatenerà dopo le feri natalizie. oltre i 31 milioni gli atti pronti a partire e fermi all’Agenzia delle Entrate.

Sfogliate la galleria e buona lettura!