La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, un libro necessario

Redazione
La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, un libro necessario
La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, un libro necessario

La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, un libro necessario. La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, scritto mani da Francesco Viola e Massimo Zullo in collaborazione con Virginia Moscatiello, è un libro necessario.

Atteso da mesi

Atteso da mesi da chi scrive, finalmente, verrà presentato venerdì primo dicembre, a partire dalle ore 18 e 30 nell’aula consiliare Antonio Sacco di Cervinara.

E’ necessario perché il passato non può cadere nell’oblio. E’ necessario per capire un periodo fondamentale del secolo scorso, le cui ripercussioni si riflettono anche sul nostro quotidiano.

E’ necessario per spiegare come la grande storia travolga anche le piccole comunità, le trasformi e le violenti E’ necessario per lasciare ai giovani un testimone, uno strumento  che possa educare e migliorare. E’ necessario perché gli ultimi testimoni di quelle vicende, che all’epoca erano bambini, vanno via via scomparendo e raccogliere la loro memoria è un nobile esercizio.

E’ necessario ancora perché parla di noi, della nostra gente, dei nostri genitori, nonni e bisnonni a secondo della generazione. Senza contare che gli autori non affrontano solo il periodo della seconda guerra mondiale, dell’occupazione nazista e della liberazione degli alleati, che da noi avvenne nei primi giorni di ottobre del 1943, ossia, ottanta anni fa.

Raccoglie documenti e testimonianze della prima metà del cosiddetto secolo breve, Soprattutto illustra il travaglio del passaggio dalla democrazia liberale alla dittatura fascista.

Racconta queste vicende paese per paese dell’intera Valle Caudina. E, per chi conosce un po’ di politica locale, si vedono chiari i segni delle vicende che poi si trascineranno per tutta l’altra metà del Novecento.

Altro merito che si deve ascrivere a Viola, Zullo e Moscatiello è quello di aver messo nero su bianco l’elenco di tutti gli antifascisti e dei partigiani. Non solo, lo stesso hanno fatto con i caduti sui vari fronti, gli internati nei lager tedeschi e non mancano nomi e cognomi di tutti quei caudini che si schierarono e morirono tra le fila della Repubblica di Salò.

Cavalcata emozionante

E’ una cavalcata emozionante quella che ci viene proposta perché mette in fila vicende e situazioni che davvero non meritavano di andare perse.

L’unica critica che mi sento di muovere, cosa che ho già fatto in privato, è quella di non aver sistemato cronologicamente le vicende del libro. Questo costringe il lettore ad andare avanti ed indietro nel tempo, ma può diventare, anche così, un esercizio interessante per meglio analizzare i periodi storici.

Per  concludere, La Seconda Guerra Mondiale in Valle Caudina. Cronache di una liberazione, è un libro da comprare e da leggere. Magari anche qualche scuola superiore potrebbe proporlo ai propri allievi perché è necessario sapere chi siamo e da quale storia arriviamo. Ora non ci resta che partecipare tutti alla presentazione di venerdì primo dicembre.

Peppino Vaccariello