La Valle Caudina è un terreno fertile per le start up?

Redazione
La Valle Caudina è un terreno fertile per le start up?

In Campania sono attive circa 177 start up, in una possibile graduatoria nazionale occupiamo la settimana posizione e siamo i primi tra le regioni del sud. Nello scorso bando Start&Smart, la Campania ha sbancato con ben 466 domande presentate (pari a circa il 40% del totale), di cui 53 relative a startup innovative. Le domande che hanno superato la valutazione per poter ricevere i finanziamenti sono state 158 con ben 30milioni di contributi concessi. Nella prossima tornata ci sarà qualche caudino Smart?
Vediamo quali sono le condizioni del nuovo bando, chi può presentare la richiesta e quando.
Possono accedere le persone fisiche, che poi andranno a costituire la società dopo aver ottenuto l’approvazione del progetto, o le start up innovative di piccole dimensioni costituite da meno di 48 mesi. Per essere start up bisogna essere iscritte come tali alla Camera di Commercio di competenza. Maggiori informazioni le trovate su http://startup.registroimprese.it/
I piani di impresa finanziabili possono avere ad oggetto l’acquisizione di: impianti, macchinari e attrezzature tecnologiche, nuove di fabbrica; componenti hardware e software funzionali al progetto; brevetti e licenze; certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, purché correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa; progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento e relativi interventi correttivi e adeguativi. I piani devono rientrare tra i 100.000€ e 1.500.000€.
A differenza della volta scorsa, con il nuovo bando c’è un finanziamento agevolato, senza interessi a copertura dell’80% delle spese ammissibili. Per la nostra regione non è obbligatorio avere una compagine costituita da giovani fino a 35 anni, o con la presenza di almeno un dottore di ricerca. Il finanziamento agevolato ha una durata massima di 8 anni, da rimborsare a partire dall’anno successivo alla erogazione dell’ultima quota di agevolazione.
Le domande vanno presentate dal 16 febbraio attraverso una piattaforma online. Oltre ai preventivi, al curricula dei soci e al piano di investimento è richiesta anche una breve presentazione in power point dell’iniziativa.

Domenico Pisano