Le crisi impazza ma le banche stanno meglio
A marzo il tasso di crescita annuo delle sofferenze bancarie è risultato pari al 23 per cento, in rallentamento rispetto al +24,3% registrato a febbraio. Lo rileva la Banca d’Italia nel consueto rapporto mensile sulle principali voci dei bilanci bancari. E’ un dato molto interessante che spiega, ancora una volta, come sia stata affrontata male la crisi che l’Italia, e il Sud in particolare, vivono.
Rispetto a questo dato, infatti, tutti gli altri “numeri” che riguardano l’economia sono negativi: la disoccupazione cresce, l’inflazione rallenta, il prodotto interno lordo non riparte e i consumi sono al palo. In parole povere, la politica della Banca Centrale Europa mentre sortisce ottimi effetti negli altri Paesi in crisi, in Italia aiuta solo le banche. Forse di questo dovrebbe tenere conto ancora di più il Governo.
Angelo Vaccariello
@angelismi