Lesioni,minacce aggravate dall’utilizzo dell’arma assolto Salvatore Tortora
Lesioni, minacce aggravate dall’utilizzo dell’arma assolto Salvatore Tortora. La sesta sezione della Corte di Appello di Napoli Presidente dott. Aldo Polizzi, accogliendo le articolate argomentazioni difensive prospettate nell’atto di impugnazione ha assolto l’imputato Salvatore Tortora di San Martino Valle Caudina per non aver commesso il fatto.
Le accuse
Doveva rispondere delle accuse di lesioni aggravate, minacce, mediante l’utilizzo di una pistola, e porto abusivo di arma da cuoco. La presunta vittima è una persona di Moiano. In primo grado Salvatore Tortora era stato condannato dal tribunale di Benevento alla pena di anni uno e mesi quattro di reclusione.
L’avvocato Giovanni Adamo nei motivi di impugnazione scritti, integrati oralmente, ha sottoposto alla Corte numerose questioni di ordine logico-giuridico che minavano fortemente l’attendibilità delle dichiarazioni della persona offesa.
In particolare, le presunte lesioni lamentate non erano in alcun modo compatibili con l’utilizzo di un’arma da fuoco, peraltro mai rinvenuta materialmente.
La Corte di Appello , dopo aver preso atto delle palesi incongruenze in ordine alla verosimile ricostruzione storica dei fatti contestati all’imputato, ha dovuto registrare un incolmabile vuoto probatorio, per cui ha dovuto pronunciare sentenza di assoluzione.
Sentenza ribaltata
L’avvocato Giovanni Adamo nel corso della sua arringa finale, convincendo il collegio partenopeo, è riuscito a capovolgere il verdetto di primo grado con cui l’imputato era stato condannato alla pena di anni 1 e mesi 4 di reclusione senza la concessione di alcun beneficio.
Con questo decisione assolutoria il Tortora chiude definitivamente i conti con la giustizia.