L’ultimo Natale di Carlo Clemente, costretto a lavorare lontano da casa

Redazione
L’ultimo Natale di Carlo Clemente, costretto a lavorare lontano da casa
San Martino: domani le esequie di Carlo Clemente, proclamato il lutto cittadino

L’ultimo Natale di Carlo Clemente, costretto a lavorare lontano da casa. L’ultimo compleanno e l’ultimo Natale di Carlo Clemente. Qualcuno dovrà spiegare a due bambini che il loro papà non tornerà questo fine settimana. Non potrà stappare la bottiglia di spumante alla fatidica mezzanotte di sabato e soprattutto che il Natale appena trascorso è stato l’ultimo che ha passato insieme a loro.

Improvvisamente a San Martino Valle Caudina termina quell’aria di festa che aveva accompagnato il paese in questi giorni natalizi. Un ragazzo di 36 anni è morto mentre lavorava in provincia di Terni. Uno stramaledetto incidente mentre effettuava uno scavo, uno dei tanti incidenti sul lavoro che continuano a mietere vittime.

Padre di due figli

Carlo Clemente, questo il nome della vittima, aveva appena 36 anni. Era stato sposato ed era padre di due bimbi di nove ed undici anni. Il lavoro lo portava in giro per l’Italia. Tornava a casa, in via Torretiello dove vivono i genitori, nel fine settimana, ma, a volte, anche dopo 15 giorni. Questa è la dura vita che devono affrontare tanti caudini perché il lavoro nella nostra terra non esiste.

Ed allora si va via, si parte per guadagnare il necessario per far vivere onestamente i propri familiari. Si fatica e si fatica duramente solo per loro, sperando in domani migliore. Per Carlo non ci sarà domani, la sua giovane vita è stata recisa in un cantiere di un metanodotto in provincia di Terni, in uno scavo.

Il dolore del sindaco

Costernato si è detto il sindaco di San Martino Valle Caudina, l’architetto Pasquale Pisano che conosce molto bene la famiglia di Carlo che vive in via Torretiello. “Un dolore”, ci ha detto Pisano, “che avvolge l’intero paese”.

Il sette dicembre Carlo scorso aveva festeggiato il suo compleanno, il giorno prima dell’Immacolata Concezione quando in ogni casa si accendono le luci del Natale, quando si spera che le feste siano foriere di serenità. Per Carlo Clemente è stato l’ultimo Natale e nessuno poteva immaginare un destino così atroce.

Qualcuno dovrà spiegare a due bambini perché succedono queste cose nel nostro paese, perché un papà è costretto ad andare a lavorare lontano da casa e perché si continua a rischiare la vita. Ma nessuno dirà nulla ed i papà continueranno ad andare via.

P. V.