Lunedì riparte la sanità in Campania, aperti ambulatori ospedalieri

Redazione
Lunedì riparte la sanità in Campania, aperti ambulatori ospedalieri

La Sanità riparte in Campania dal 4 maggio con la ripresa dell’attività per la specialistica e gli ambulatori.

Negli ospedali dovrà essere chiara la linea i demarcazione fra percorsi Covid e non Covid, in modo da poter consentire da lunedì 4 maggio le attività di elezione e specialistica ambulatoriale nei presidi ospedalieri.

Tutte le strutture ospedaliere e sanitarie avranno l’accesso autonomo con ingressi indipendenti rispetto ai reparti Covid.

In particolare, secondo la Direzione generale per la Tutela della Salute, “le prestazioni ambulatoriali non potranno essere erogate nelle unità operative di ricovero dei pazienti, e dovranno essere individuati spazi idonei e sale d’attesa dedicate”.

Si tratta di disposizioni che in queste settimane sono state preparate con lavori all’interno dei plessi campani. L’apertura della Fase 2 decretata dal Governo Conte prevede dunque un ritorno alla normale attività degli ospedali, che alla luce dell’emergenza sanitaria avevano “sacrificato” sale operatorie, le branche principali delle unità operative, inclusi gli ambulatori.

La Sanità riparte in Campania ma con prudenza

La nota diramata dalla direzione generale per la tutela della salute chiarisce che la ripresa delle attività sarà accompagnata dalla prevenzione del rischio infettivologico, quindi con l’adozione di tutti i dispositivi medici e di sicurezza personale prescritti, oltre che di sanificazione costante degli ambienti.

La direzione generale sottolinea infatti nella nota che punta a garantire “una continuità dell’assistenza, soprattutto a fasce particolari e fragili della nostra popolazione, quali i pazienti cronici, nonché a quelli che richiedono nuovi inquadramenti clinici o terapeutici, ovvero specifici percorsi assistenziali” si legge.

Il direttore generale Antonio Postiglione ha parlato a tal proposito di “cambio di passo” nell’organizzazione delle strutture ospedaliere, tali da impedire l’insorgenza di nuovi focolai di contagio.

Si cita dunque il ricorso alla telemedicina, o al consulto telefonico, ma viene espressamente citato il “divieto di permanenza nelle sale di attesa degli accompagnatori dei pazienti fatte salve le indicazioni a favore di minori, disabili e non autosufficienti.

E naturalmente avere la disponibilità dei Dpi per il personale sanitario e favorire le misure di distanziamento”. Postiglione auspica dunque che venga applicata la regola già adottata in provincia di Avellino: “meno ospedale e più territorio”.

Gli ospedali infatti sono il luogo di cura intensiva e dovranno riorganizzarsi “destinando gli spazi per le attività ambulatoriali fuori dalle unità operative o in spazi dedicati laddove è possibile, per separare chi deve operarsi da quanti devono accedere a visite specialistiche. In quest’ottica si devono anche potenziare i Distretti.

L’ospedale deve diventare un luogo di cura per acuti” ha concluso Postiglione.

Moscati e Landolfi pronti ad Avellino e Solofra

Queste disposizioni sono immediatamente operative nelle strutture pubbliche irpine. L’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati ha destinato al Covid-19 una palazzina, il Covid Hospital ad Avellino, confermando come plesso non Covid il Landolfi di Solofra.

Al Frangipane di Ariano reparti operativi da lunedì

Al Frangipane di Ariano Irpino i reparti riprenderanno il proprio calendario di attività, trovando anche nuove funzioni, come Neurologia, che proprio lunedì sarà aperta.

Ripristinate le sale operatorie, i reparti pienamente operativi saranno Chirurgia, Ortopedia, Ginecologia, che da giorni ha ripreso ad assicurare gran parte delle sue prestazioni. Ancora, riapriranno Pediatria e Cardiologia.

Come annunciato in queste settimane, Ariano avrà un reparto Covid autonomo.