Maria Miceli muore a 35 anni, era figlia di un beneventano

Redazione
Maria Miceli muore a 35 anni, era figlia di un beneventano
Maria Miceli muore a 35 anni, era figlia di un beneventano

Maria Miceli muore a 35 anni, era figlia di un beneventano. Maria Miceli una donna poliedrica dalle mille sfaccettature. Era nata a Milano, ma vissuta a Manerbio, in provincia di Brescia, con il padre beneventano e la madre siciliana.

Maria Miceli non era solo una ballerina classica e contemporanea. La 35enne era coreografa, direttrice artistica, modella, ma anche un’appassionata studiosa con alle spalle una laurea in lettere antiche, una in archeologia e una passione per le culture mediorientali.

Maria Miceli si è spenta nei giorni scorsi in seguito a una malattia e le esequie si terranno domani sabato 13 maggio alle 15 nella chiesa Parrocchiale di Manerbio. La notizia si è rincorsa prima tra gli amici e poi, in un tagico tran tran, sulle pagine social, riempiendo Facebook di ricordi, lacrime e sgomento.

L’ultimo suo post, un reel pubblicato su Instagram e Facebook, recita una frase del poeta persiano Rumi (“L’amore è il ponte fra te e il tutto”) e raccoglie diverse risposte a domande che fan e amici le avevano rivolto online.

Quello precedente mostrava in video alcuni degli ultimi lavori, tra cui una foto delle sue punte da ballerina per una pubblicità pubblicata su Casa Vogue.

Lavorava con molta intensità

Dal 2013 Maria Miceli lavorava intensamente. Era nei corpi di ballo Rai, Mediaset, ma anche Sky, e poi in qualche pubblicità sulle tv nazionali. Oltre che in diversi video musicali (come “Grande amore” de Il Volo) e in alcuni famosissimi programmi (tra cui “Camera Café”).

Una sua amica così la ricorda su Facebook: ” Io questo giorno non lo immaginavo…e quindi sono impreparata, impreparata come solo la morte può coglierti…ed il mio cuore prende un colpo in più, accumulo dolore su dolore…

Perdiamo anche te ma poi penso che sei L’esempio di chi con la delicatezza di un pensiero ed un gesto ti può illuminare un cammino, io poi sono l’esempio di ciò che hai fatto tu per chiunque nel tuo breve dolce passaggio …quindi più che il dolore della perdita devo sentire la gioia del tuo incontro e tutto ciò che sei stata.

Sei partita in punta di piedi…con la riservatezza e la delicatezza che ti ha contraddistinto da sempre… Ciò che faccio e sono oggi lo devo a una tua telefonata…e alla forza che mi hai dato quando non credevo nelle mie potenzialità.
Mi hai preso per mano e mi hai guidato, ad oggi le donne che sono arrivate a me mi ringraziano e sorridono dopo lacrime e momenti difficili perché tu lo hai permesso, si sono instaurate amicizie legami e coincidenze meravigliose perché tu mi hai accompagnato nel posto giusto, ti sei fatta da parte e mi hai preparata…
E sapevi benissimo cosa stavi facendo. Oggi lo so. Sei stata e sei luce in eterno…cosa altro posso mai dirti Mery…. A presto Anima, tu stai viaggiando e non è mai un Addio. Anche il tuo 24 aprile accompagnerà sempre la mia bambina…ti festeggeremo sempre con lei …il giorno in cui nascono le Stelle.

Maria Miceli lascia la madre Annarita e il padre Raffaele, oltre a cinque fratelli (Teresa, Alelign, Maddalena, Selam e Andualem). La camera ardente è allestita in via Palestro 26 a Manerbio. Da lì sabato partirà il corteo funebre in automobile verso la Parrocchiale.