Maria muore nei giorni in cui avrebbe dato la maturità
Maria muore nei giorni in cui avrebbe dato la maturità. Dal sogno della maturità al mese terribile del buio. Maria Di Sivo, 19 anni, di Capodrise non ce l’ha fatta. Nelle scorse ore i medici che l’avevano in cura hanno dichiarato la morte cerebrale della giovane. Ed hanno staccato le macchine che la tenevano in vita.
Dalla maturità all’incubo
Una fine terribile giunta proprio nei giorni in cui Maria avrebbe dovuto sostenere l’esame di maturità. La giovane un mese fa aveva dovuto a ricoverarsi ta in seguito a fortissime emicranie. Devaatanre l’esito degli esami. I medici avevano diagnosticato un tumore ed avevano deciso di intervenire chirurgicamente.
Purtroppo si trattava di una delicatissima operazione Maria non si è mai più ripresa. Dal coma è passata coma alla morte cerebrale. Lo ha fatto in maniera sfumata, quasi dolce,. Si è addormentata come le principesse, come ciò che era per quanti le volevano bene e che a via Greco, strada al confine tra Marcianise e Capodrise, attendono il suo ritorno.
Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte
Le sue opere si trovano in tutta Italia. Qualche anno fa, ne donò una anche al nostro giornale e da allora capeggia davanti alla nostra redazione in piazza Trescine. Raffigura Ciriaco De Mita che legge la nostra edizione cartacea.
Cuore generoso
Purtroppo, oggi il cuore generoso di Alfonso Cavaiuolo ha smesso di battere. Lo piange, sinceramente, il suo paese San Martino Valle Caudina ed i cari figli, Paolo, Giulia ed Antonio. Era un artigiano, un maestro del ferro battuto.
Le sue forti mani hanno realizzato importanti lavori per tutta la vita. Poi, aveva scoperto una straordinaria vena artistica. Una vena particolare perché molto legata al suo essere democratico ed antifascista ed al suo essere credente.
Così, quasi per gioco, aveva iniziato a rendere omaggio ai grandi personaggi della nostra democrazia. E, a lui piaceva farne omaggio ai discendenti o alle sedi che ricordano questi giganti.
Valle Caudina: addio a Alfonso Cavaiuolo, l’uomo che trasformava il ferro in arte
Ad esempio, una sua opera si trova nella sede dedicata a Primo Levi a Torino. Ma, forse la sua più grande emozione arrivo, qualche anno fa, esattamente il 24 maggio del 2017, quando l’allora capo della polizia Franco Gabrielli lo volle ricevere a Roma.
Alfonso Cavaiuolo aveva realizzato un’opera per ricordare tutti i morti della strage di Capaci ed il numero uno della polizia volle conoscere e ringraziare di persona quest’artista così sensibile ed attento verso le istituzioni.
Scene religiose
Aveva una mano felice anche nella realizzazione di sculture a tema religioso. Ha realizzato diverse scene della Natività in cui emerge una fede sincera.
Spesso, durante il periodo natalizio portava anche a Il Caudino le sue creazioni. Plasmando e battendo il ferro aveva saputo superare quella spina nel cuore, rappresentata dalla prematura scomparsa della moglie che morì investita.
Alfonso Cavaiuolo era un uomo buono e generoso, un grande lavatore che lascia un esempio di cittadino modello e di artista poliedrico. Mancherà al nostro giornale che porge le più sentite condoglianze ai figli Paolo, Giulia ed Antonio.