Marito perseguita moglie, scatta il divieto di avvicinamento

Redazione
Marito perseguita moglie, scatta il divieto di avvicinamento

Marito perseguita moglie, scatta il divieto di avvicinamento- Nella serata di ieri, a seguito di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica, i Carabinieri di Benevento hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale del “divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi abitualmente dalla stessa frequentati”.

Maltrattamenti in famiglia

L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Benevento, a carico di un 34enne abitante in Comune limitrofo al capoluogo di Provincia perché gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie 54enne di Benevento.

In particolare, nell’ambito delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Benevento e svolte dalla Stazione Carabinieri di Benevento, si acquisivano gravi indizi in ordine alla commissione da parte dell’indagato di reiterate condotte illecite ai danni della moglie .

Si tratta di  condotte consistenti in atti di violenza fisica e psicologica, posti in essere nel corso della loro relazione coniugale a partire dall’anno 2012, rappresentati anche da comportamenti volti ad allontanarla dalla famiglia di origine, spingendola a non avere più rapporti sia con i figli che con gli altri familiari, dietro minaccia di cacciarla violentemente da casa, controllandole e sottraendole il telefono.

Inducendola a non chiedere aiuto per timore di atti ancora più gravi, nonché ingiuriandola e minacciandola, arrivando anche a percuoterla e così a provocarle “uno stato di sofferenza morale e psichica tale da renderle la vita impossibile”.

Diversi episodi di maltrattamenti

Diversi sono gli episodi di violenza in ordine ai quali si raccoglievano gravi indizi a carico dell’indagato, relativi agli anni dal 2012 all’attualità, posti in essere soprattutto per motivi di gelosia e possessività dello stesso nei confronti della moglie e tali da ingenerare in quest’ultima timori per la sua incolumità , inducendola a farsi coraggio e denunciare i fatti.

Il provvedimento oggi eseguito è una misura cautelare, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, adottato nella fase delle indagini preliminari e il destinatario della stessa è allo stato indagato e quindi presunto innocente fino a Sentenza definitiva.