San Martino Valle Caudina: Rino La Pietra un fuoriclasse della politica
San Martino Valle Caudina. Non è affatto una cattività avignonese. Tutt’altro, l’ingegnere Salvatore (Rino) La Pietra sbarca nel Sud della Francia, precisamente a Tolosa, per dirigere un importante progetto per l’Alenia, azienda che è una eccellenza del nostro paese, proprio grazie a gente come lui. Si trasferisce oltre alpe e lascia un po’ orfana la politica locale e provinciale. Intendiamoci, l’ingegnere aveva gradualmente tirato i remi in barca, dopo una straordinaria ascesa che lo aveva portato all’elezione a sindaco, che decise di ricoprire per un solo mandato dal 1993 al 1997, all’epoca durava quattro anni, dopo essere stato nominato assessore provinciale esterno ai lavori pubblici, eletto, poi, a Palazzo Caracciolo e segretario provinciale del partito popolare irpino.
Troppo dispendiosa un certo tipo di politica per una persona perbene come lui. Aveva deciso di dedicarsi anima e corpo al lavoro, dove sta ottenendo risultati sempre più importanti. Ma era rimasto un punto di riferimento per l’area ex popolare del centro caudino. Si è fantasticato tanto negli anni scorsi sui caminetti della domenica che si svolgevano a casa sua. In realtà, al di là delle chiacchiere, la sua analisi, sempre lucida, serviva per dettare la linea e per smussare gli angoli. E, probabilmente, mancherà in preparazione della prossima campagna elettorale. Anche se ci hanno detto che torna spesso a San Martino e con i nuovi mezzi di comunicazione le distanze si sono accorciare. E chi sa se da Tolosa non possa riuscire ad estrarre, ancora una volta, un asso dalla manica. Certo è che Rino La Pietra resta un fuori classe della politica, uno che si confrontava alla pari con Ciriaco De Mita ed i politicanti, sempre in cerca di una mancia, lo temevano sul serio.
Peppino Vaccariello