Mattia muore a 4 anni, mamma e papà donano i suoi organi.

Redazione
Mattia muore a 4 anni, mamma e papà donano i suoi organi.
Mattia muore a 4 anni, mamma e papà donano i suoi organi.

Mattia muore a 4 anni, mamma e papà donano i suoi organi.. Mattia, quattro anni, non sopravvive a una malformazione al cuore e muore in ospedale dove era ricoverato. La mamma e il papà donano i suoi organi a “Donare è vita”.

Mattia Sartori, di Roreto di Cherasco, in provincia di Cuneo, rivivrà così negli occhi dei bambini che riceveranno le sue cornee e parte del suo cuore. Il piccolo, 5 anni il prossimo 21 luglio, è morto domenica all’ospedale Regina Margherita di Torino per una complicazione post-operatoria.

Con una malformazione cardiaca congenita, Mattia è sottoposto al necessario intervento cardiochirurgico, ma non ce l’ha fatta. I genitori Laura e Giuseppe, stretti nel dolore al loro primo figlio, più grande di Mattia, hanno però deciso di donare i suoi organi.

Altruismo e solidarietà

Proprio per l’altruismo e per la solarità che hanno contraddistinto il bimbo. Un grande gesto che potrà permettere ad altri bambini di tornare a vedere e a vivere, ma anche un’occasione per sensibilizzare “visto che sono crollate drasticamente le donazioni soprattutto con il covid”, spiega mamma Laura.

Ieri, è celebrata la funzione esequiale in forma strettamente privata, don Daniele ha accolto con le braccia della compassione e dell’accoglienza la famiglia in chiesa per l’ultimo saluto al piccolissimo Mattia.

Ma, in questi giorni la famiglia ci ha tenuto a ringraziare i medici del reparto di cardiochirurgia infantile, dove il bimbo è ricoverato più volte, “per esserci sempre stati, Carlo Pace Napoleone, Piero Abbruzzese, cardiochirurghi. Inoltre, Sergio Grassitelli per la rianimazione e Pierluigi Calvo della gastroenterologia”.

La notizia ha sconvolto la piccola comunità di Roreto, tutti conoscevano Mattia e la lotta che stava portando avanti. “Una tragedia immane”, per il sindaco Carlo Davico, “certi che il ricordo del suo sorriso rimarrà scolpito nel cuore di chiunque ha condiviso con lui anche un solo momento”, le parole del presidente del cda e di maestre e personale dell’asilo infantile di Roreto.

Collezione di 600 monete e affreschi confiscata a Vercelli

Monete antiche, reperti archeologici e due affreschi del sedicesimo e diciassettesimo secolo. Sono i pezzi di una collezione privata del valore di oltre 80.000 euro che e? stata confiscata e restituita allo Stato.

La restituzione si deve ad un’operazione condotta dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino. Naturalmente a coordinare la procura della republica di Vercelli. I beni  facevno parte di un patrimono degli eredi di un collezionista vercellese. Nel frattempo scomparso, che aveva accumulato negli anni 600 monete antiche di origine celtiche, romane e bizantine.

Ma, in questi giorni la famiglia ci ha tenuto a ringraziare i medici del reparto di cardiochirurgia infantile, dove il bimbo è ricoverato più volte, “per esserci sempre stati, Carlo Pace Napoleone, Piero Abbruzzese, cardiochirurghi. Inoltre, Sergio Grassitelli per la rianimazione e Pierluigi Calvo della gastroenterologia”.

La notizia ha sconvolto la piccola comunità di Roreto, tutti conoscevano Mattia e la lotta che stava portando avanti. “Una tragedia immane”, per il sindaco Carlo Davico, “certi che il ricordo del suo sorriso rimarrà scolpito nel cuore di chiunque ha condiviso con lui anche un solo momento”, le parole del presidente del cda e di maestre e personale dell’asilo infantile di Roreto.

Collezione di 600 monete e affreschi confiscata a Vercelli

Monete antiche, reperti archeologici e due affreschi del sedicesimo e diciassettesimo secolo. Sono i pezzi di una collezione privata del valore di oltre 80.000 euro che e? stata confiscata e restituita allo Stato.

E’ stato possibile grazi ad un’operazione condotta dai carabinieri del nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Torino, e coordinata dalla procura di Vercelli. I beni sono stati sequestrati agli eredi di un collezionista vercellese, nel frattempo scomparso, che aveva accumulato negli anni 600 monete antiche di origine celtiche, romane e bizantine.negli anni dal collezionista.