Moiano: la resa delle ronde

Redazione
Moiano: la resa delle ronde

Ospitiamo un intervento di Antonio Barbieri sui furti di malviventi e sulle ronde di cittadini

Il degrado sociale in cui versa Moiano e su cui le istituzioni locali hanno sempre tergiversato soluzioni è sempre stato sotto gli occhi (e molte volte fintamente cechi) di tutti ma la sveglia purtroppo è arrivata ai cittadini moianesi e luzzanesi con il triste suono dell’ondata di furti che si è abbattuta su Moiano, alcuni dei quali avvenuti anche in pieno giorno.
Non è la prima volta che il paese è deturpato da scorribande e atti di inciviltà, ma finora sono stati più i voltafaccia che le soluzioni proposte dagli organi istituzionali legittimati, quindi sarebbe opportuno nell’interesse di tutti che l’amministrazione Buonanno facesse trovare al più presto applicazione al Dlgs 92/2008, tramite il quale nell’ottica governativa la posizione del sindaco diviene così quella di “fulcro” di una nuova sinergia tra le istituzioni, nella lotta alla delinquenza, consentendo al medesimo ufficiale di governo di ampliare il proprio potere nell’emanazione di ordinanze urgenti, quale situazione legittimante del provvedimento il grave pericolo per la sicurezza urbana.
Inutile adesso piangere sul latte versato, Buonanno mostri pubblicamente gli impegni di spesa relativi alla sicurezza avallati nella redazione del bilancio di previsione o ammetta la propria incapacità nel garantire tale servizio, allenti quanto prima la cinghia del risparmio investendo nella videosorveglianza, che sta dando ottimi risultati nei paesi limitrofi, all’interno delle zone a rischio del paese, perché costringere i cittadini ad una forma inverosimile di autotutela tramite l’improduttivo e fallimentare “fai da te” delle ronde, oltre che rappresentare una manifestazione di resa da parte degli organi istituzionali, mette ulteriormente a rischio l’incolumità di soggetti certamente non preposti e addestrati alla vigilanza