Moiano: reprimenda dei sacerdoti della Forania di Airola per le accuse al parroco di Luzzano
Con questa lettera indirizzata alla comunità parrocchiale di San Nicola Magno e San Vito martire in Luzzano di Moiano, i sacerdoti della Forania di Airola portano solidarietà a Padre Pasquale Gravante e bacchettano gli estensori del manifesto anonimo contro lo stesso parroco, invitando tutti, in segno di pace, a partecipare alla celebrazione Eucaristica del primo dicembre presso la parrocchia di San Nicola in Luzzano.
“Carissimi Fratelli e Sorelle,
è con queste parole di Santa Benedetta della Croce che noi sacerdoti della Forania di Airola, unitamente al nostro Vescovo Mimmo ed in comunione con tutti i sacerdoti della nostra Chiesa diocesana, ci sentiamo in dovere di manifestare pubblicamente sentimenti di stima, solidarietà ed affetto fraterno verso Padre Pasquale Gravante c.p. e la Comunità dei Padri Passionisti, in seguito all’attacco subito in merito al ministero che stanno svolgendo in questa fase di amministrazione parrocchiale della Comunità di Luzzano.
Il servizio che Padre Pasquale sta svolgendo non è un’azione solitaria ma corale, inserita nel contesto della Chiesa universale e particolare, sulla traccia della Lettera Pastorale “Coraggio, Alzati, ti chiama!” e su quanto già condiviso con la Comunità di Luzzano durante l’incontro tenuto dal nostro vescovo nel mese di febbraio dello scorso anno. Siamo a conoscenza del suo lavoro intenso, paziente e fedele al Magistero della Chiesa e di come sta cercando di attuare, in trasparenza e legalità, il documento preparato dalla Conferenza Episcopale Campana per “Evangelizzare la pietà popolare, norme per le feste popolari”. E, in questo senso, stanno cercando di operare tutti i comitati festa della nostra diocesi perché le nostre comunità parrocchiali non sono isole ma membra di un unico corpo.
Custodiamo nel cuore la certezza che solo la Parola di Dio può in questo momento particolare incoraggiare il vostro cammino per ripartire con rinnovata gioia ed entusiasmo.
Vogliamo ringraziare Padre Pasquale che, nonostante il già gravoso impegno di padre superiore della Comunità Passionista e di parroco di San Michele Arcangelo a Serpentara in Airola, si è reso disponibile nel prendersi “cura” della porzione di gregge che è la Comunità di Luzzano.
E’ con fermezza e assoluta convinzione che, come Chiesa diocesana, facciamo nostre le parole con cui Papa Francesco condanna le maldicenze: “Quando io sparlo, quando io faccio una critica ingiusta, quando io spello un fratello con la mia lingua, questo è uccidere la fama dell’altro. Anche le parole uccidono. Facciamo attenzione a questo”.
Per uccidere e fare del male non servono necessariamente una pistola o un coltello, basta avere il cuore indurito: “Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dall’uomo a renderlo impuro.” (mc 7,15) Calunniare, denigrare, fare gossip, sono tutte azioni che distruggono tuo fratello umanamente e psicologicamente. Sì, tuo fratello, perché è di questo che stiamo parlando.
I veri cristiani sono seguaci e discepoli di Cristo, Suoi imitatori, sono quelli che si schierano dalla parte della verità, quelli che non hanno bisogno di nascondersi o di restare anonimi ma che trovano in Lui il coraggio di metterci la faccia, sono quelli che scendono in piazza, per strada e non quelli che giudicano comodamente dalla propria poltrona di casa, sono quelli che si mettono accanto, che accompagnano, che praticano la correzione fraterna e che si spendono in prima persona per il bene dell’altro. Il cristiano è figlio della luce, ha un volto, una voce e un nome. Il Vangelo, solo il Vangelo è la scelta della sua vita.
La superficialità è peccato, il parlar male è peccato, ferire tuo fratello è peccato, significa essere poco attenti alla parola del Vangelo, significa essere “cristiani omicidi”, per citare ancora Papa Francesco.
Non esistono calunnie innocenti, mai! Ogni parola, ogni chiacchiera, che non è tesa a fare il bene, è come un dardo affilato che colpisce e ferisce Dio stesso, perché ogni fratello e ogni sorella è immagine di Dio, è terreno sacro davanti al quale è necessario togliersi i sandali.
Nell’impegnarci ad essere comunità, allora, dobbiamo tenere sempre a mente che siamo chiamati ad essere costruttori di comunione. Chi dimentica questo o agisce in modo diverso imita il gesto di Caino, uccide suo fratello.
Ci impegniamo a pregare per Padre Pasquale, per la Comunità di Luzzano e per tutta la nostra Chiesa diocesana, affinché cammini realmente insieme, uniti tra noi e con Cristo, verso una maturità umana e di fede che ci spinga a fare scelte pastorali coraggiose e scomode, per essere fedeli al Vangelo.
Il prossimo 1 dicembre ci ritroveremo alle ore 19.00, presso la parrocchia di San Nicola in Luzzano, per celebrare l’Eucarestia insieme al nostro vescovo. L’Eucarestia sia sempre fonte e culmine della nostra azione pastorale. Ripartiamo dall’Eucarestia per fare del Vangelo la scelta totalizzante della nostra vita, credendo nel perdono, ritrovando lo spirito di unità, camminando in comunione e riscoprendoci figli benedetti ed amati, figli del Dio di pace.
I sacerdoti della Forania di Airola in comunione con il Vescovo Mimmo e tutti i sacerdoti della nostra Chiesa