Montesarchio, cane bastonato: l’indignazione di una cittadina
Riceviamo e pubblichiamo.
Nella mattina del 3 Giugno a Montesarchio si è verificato l’ennesimo fatto di violenza contro animali randagi. Quegli animali, definiti così da un dizionario di lingua italiana, che non hanno voce e non hanno mezzi per difendersi. Quegli animali che danno tanto fastidio alla gente che va a prendere il caffè o che getta i mozzoni di sigarette in terra preoccupandosi di un pelo di un randagio volato sul proprio vestito,quando in realtà li si era avvicinato solo per cercare affetto e forse perché pensava di ritrovarsi avanti un animo gentile. Una di queste stesse persone stamattina ha compiuto un gesto al quanto animalesco nei confronti di alcuni cani, non solo randagi ma anche di proprietà che si trovavano liberi al momento dell’accaduto. Il fatto è stato segnalato da una persona di passaggio trovatasi lì sul posto con bambina piccola al suo fianco che ha anch’essa assistito alla scena orribile; ha dovuto lasciare il luogo per questo motivo. Lì c’erano altre persone che hanno visto e sentito ma all’arrivo di una volontaria del posto che ha verificato se gli animali fossero feriti si sono girati tutti dall’altra parte e hanno continuato a fare quello che stavano facendo. Montesarchio è ormai un covo di anime che non hanno colpa! Colpevole l’Amministrazione che dopo vari solleciti di volontari del posto hanno saputo solo dare risposte false ed incomplete! “Non ci arrenderemo, se servirà la stessa moneta utilizzeremo anche quella”- Fanno sapere i volontari e gli animalisti di Montesarchio e di tutta la Valle Caudina. Le intenzioni questa volta sono serie, saranno contattate televisioni e molto altro e se mancherà solo un randagio dalla strada dopo eventuali ed ennesime lamentele la situazione non farà altro che diventare più drammatica per tutti. Non pochi giorni fa un cane impiccato in località Bucciano, tutto questo per motivi e ad opera a noi di sconosciuti. Non possiamo più sopportare tutto ciò, animali li definisce il dizionario ma non sono loro ad esserlo.