Montesarchio, questione Tari: i Cinque Stelle all’attacco
Riceviamo e pubblichiamo.
DAMIANO sconfessando se stesso dopo aver riportato la gestione della TARI in modo diretto al Comune, a distanza di 5 anni la esternalizza nuovamente.
Come evidenziato e denunciato in Consiglio Comunale, la scelta politica di riaffidare l’intero processo di riscossione all’Agenzia delle Entrate, manifesta l’incapacità dell’Amministrazione Damiano di far fronte alle difficoltà organizzative ed operative che gravano sulla struttura comunale.
Inoltre, a seguito di verifiche presso gli uffici comunali si è potuto constatare che ANCHE per l’elevata evasione della TARI (parliamo di una percentuale annua che dal 2013 si aggira intorno al 40% e di importi che oscillano tra i 700 e i 900 mila euro all’anno dal 2015 al 2017), l’Ente versa in una evidente difficoltà finanziaria. Il tutto ulteriormente aggravato dai ritardi nelle procedure di recupero.
Ma veniamo ad oggi….
A pochi giorni dalla scadenza della prima rata, i cittadini di Montesarchio non hanno ancora ricevuto i relativi avvisi di pagamento. Poco felice si é, per il momento, dimostrata la scelta effettuata dall’amministrazione del Comune di Montesarchio di affidare la riscossione del tributo all’agenzia delle Entrate Riscossione. Non bastava il disagio per l’aumento della tassa determinato dai debiti dell’Ente, (il Comune deve provvedere al pagamento di oltre 211.000,00 euro somma ingiunta dalla SAMTE per adeguamenti tariffari non riscossi e relativi ad anni pregressi), e la rata più onerosa per averne ridotto il numero (dalle 4 degli anni scorsi si è passati alle 3 attuali) ma, ad oggi, a ridosso della scadenza, a tanti cittadini non è dato sapere a quanto ammonta l’importo dovuto.
La speranza è che la rata, al momento smarrita, giunga a destinazione nel più breve tempo possibile e che non siano applicati interessi e sanzioni per il ritardato pagamento non addebitabile ai nostri concittadini ma piuttosto ad un sistema di distribuzione non proprio tempestivo.