Nasce la polizia municipale caudina
Non è ancora completo, mancano quattro comuni, ma prende forma il primo corpo di polizia municipale della Città Caudina. Un corpo di polizia di tutto rispetto composto da ben sedici agenti. Un altro piccolo, ma importante passo, verso l’unità della Valle è stato compiuto. Questa mattina, a palazzo San Francesco, sede del comune di Montesarchio, è stata siglata la convenzione per il servizio associato di polizia municipale. Vi hanno aderito i comuni di Montesarchio, Roccabascerana, Pannarano, San Martino Valle Caudina e Bonea. Si tratta di un servizio che, al momento, esula dall’Unione dei comuni caudini, in quanto il processo è in via di costituzione. Mancano, infatti, ancora alcuni consigli comunali,come ad esempio Cervinara, per approvare gli statuti. Esula in quanto, i comuni al di sotto dei 5000 abitanti, per legge devono associare alcuni servizi. E così, Roccabascerana, Pannarano, San Martino Valle Caudina e Bonea hanno deciso di mettere insieme questo primo servizio in attesa che poi anche gli altri comuni possano aderire alla Città Caudina. Spicca l’adesione di Montesarchio, che con i suoi quasi 15mila abitanti non ha nessun obbligo di associare nulla. Potrebbe restare in splendido isolamento ma il sindaco, Franco Damiano, ha effettuato una scelta politica ben precisa e sta spingendo per mettere insieme quanti più servizi possibili e, quindi, rendere più forte il territorio. Il suo sogno è di creare una vera e propria città da contrapportsi ad Avellino e Benevento sempre matrigne con i comuni caudini. Purtroppo,stamattina Damiano non è potuto essere presente a palazzo San Francesco, per motivi di salute, ed il suo posto è stato preso dal vice sindaco, Di Somma. Tutti presenti, invece, gli altri primi cittadini, Ricci per San Martino, Pacca per Pannarano, Russo per Roccabascerana e Paradiso per Bonea. Non sfugge a nessuno che in questo modo, gran parte della strada statale Appia, ricadente nel territorio caudino, sarà coperta da un unico servizio di polizia municipale. Non è cosa da poco, in quanto i controlli potranno essere calibrati secondo le necessità e razionalizzati per assicurare sicurezza agli automobilisti. A dare le linee principali al servizio sarà il comitato dei sindaci ma poi, i singoli comandanti, dovranno lavorare in sinergia.con tutta l’autonomia che a loro viene sempre riconosciuta. Per quanto riguarda il servizio vero e proprio dovrebbe cambiare poco ma ci sarà un utilizzo più razionale delle forze di cui si dispongono. Senza contare che gli agenti saranno dislocati là dove ce ne dovesse essere la necessità. Il servizio associato non è certo chiuso. Vi potranno aderire tutti i comuni che ne hanno intenzione, proprio nell’ambito della costituzione dell’Unione. Ma si è decisi di partire per evitare che i comuni piccoli potessero accusare qualche difficoltà. Le porte agli altri restano spalancate ma la firma rappresenta un chiaro segnale che si va avanti senza aspettare nessuno.
Peppino Vaccariello