Omicidio Zeppetelli, prima notte in cella per Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello

Redazione
Omicidio Zeppetelli, prima notte in cella per Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello
Omicidio Zeppetelli: Maglione e Moscatiello rispondono alle domande del Gip

Omicidio Zeppetelli, prima notte in cella per Alessio Maglione e Giuseppe Moscatiello. Chi dei due ha sparato e perché?  Alessio Maglione di 30 e Giuseppe Moscatiello di 22 anni si preparano a trascorrere la prima notte in una cella del carcere di Santa Maria Capuavetere. Dopo l’uccisione di Nicola Zeppetelli di 40 anni hanno tentato una fuga disperata e folle.

Una latitanza di 24 ore

La loro latitanza è durata 24 ore. Hanno tentato lo stesso di sfuggire alla giustizia, ma non avevano i mezzi e le conoscenze per riparare in qualche luogo sicuro. I carabinieri li hanno seguiti, a distanza passo dopo passo e sono intervenuti quando hanno capito che non potevano avere più scampo.

I due hanno storie diverse alle loro spalle. La mamma di Alessio Maglione, Elisa Affinito, nell’agosto del 2011 fu uccisa dal compagno mentre tornava dal lavoro in campagna. Un solo colpo al cuore che ha messo fine alla vita di questa donna. Cresciuto con questa trauma  aveva avuto piccoli precedenti legati agli stupefacenti e alla violenza.

Ambiente familiare diverso quello di Moscatiello, ma, nonostante la giovane età aveva anche lui in passato aveva avuto a che fare con le forze dell’ordine. In questo casi viene usato la denominazione o di soggetti border line o di piccoli delinquenti.

Ma ci si troverebbe a pensare che due ragazzi del genere possano avere a che fare con qualcosa che somiglia ad un’esecuzione vera e propria. Un omicidio che sembra arrivare pari pari da un ambiente camorristico che non può essere quello di Cervinara.

La direzione di vita

Eppure avevano con loro una pistola ed hanno fatto fuoco. Non hanno sparato una sola volta ma hanno scaricato il caricatore. Poi si sono dati alla fuga, credendo di farla franca. Ed, invece, questa sera nella cella di un carcere dovranno per forza ripensare a quello che è successo e alla direzione che hanno deciso di dare alle loro vite.