Operaio 39enne muore schiacciato dal crollo di un solaio

22 Settembre 2021

Operaio 39enne muore schiacciato dal crollo di un solaio

Operaio 39enne muore schiacciato dal crollo di un solaio. Aveva solo 39 anni Fabio Sicuro, l’operaio vittima di un incidente sul lavoro avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi a Palmariggi (Lecce).

Travolto da un solaio crollato durante alcuni lavori di demolizione, l’operaio è morto poco dopo l’arrivo in ospedale. Inutile l’intervento dei soccorritori che hanno provato a rianimarlo sul posto.

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L’intera area, pertanto, è stata ora sequestrata e delimitata interamente, mentre i carabinieri hanno avviato le indagini per ricostruire l’accaduto e stabilire eventuali responsabilità nel tragico evento..

La chiamata al 118 è giunta ieri pomeriggio da parte di alcuni colleghi dell’operaio che erano con lui sul posto. Sono i primi a soccorrerlo e a lanciare l’allarme.

Sul posto sono giunti i sanitari con un’ambulanza, oltre ai Carabinieri e ai responsabili dello Spesal- area Sud di Lecce. Il 39enne originario di Martano, in provincia di Lecce, è trasportato immediatamente in ospedale.

I medici ne hanno dichiarato il decesso

Ma una volta giunto in pronto soccorso i medici non hanno potuto fare nulla per salvarlo e ne hanno dichiarato il decesso. Sul posto è intervenuto anche il magistrato di turno, il pubblico ministero Maria Vallefuoco.

Il magistrato  ha disposto il sequestro dell’area e l’autopsia sul corpo dell’operaio. Resta ancora da chiarire la dinamica dell’incidente ma sembra che Sicuro sia travolto dal cedimento improvviso del lastrico solare.

Sul solaio l’operaio stava lavorando con un martello pneumatico. E’ precipitato al suolo ed è schiacciato dalle macerie. “Le tragedie sul luogo di lavoro sono delle ferite aperte del tessuto sociale ed economico del territorio.

Stavolta purtroppo siamo colpiti nel vivo, perché Fabio era un lavoratore iscritto alla Fillea e vicino al nostro sindacato – così in una nota le segretarie generali provinciali di Lecce di Cgil e Fillea, Valentina Fragassi e Simona Cancelli.

E’ ora di lanciare sul territorio una grande campagna informativa unitaria, insieme con Cisl e Uil, perché non è accettabile uscire da casa per lavorare e non tornarci più.

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