Operaio della comunità montana con l’hobby della coltivazione della marijuana, arrestato

28 Agosto 2021

Operaio della comunità montana con l’hobby della coltivazione della marijuana, arrestato

Operaio della comunità montana con l’hobby della coltivazione della marijuana, arrestato. Nell’ambito delle azioni di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti condotte dai Reparti del Comando Provinciale di Benevento,  i militari della Stazione Carabinieri di Cusano Mutri a seguito di un’attenta e prolungata attività di osservazione e perlustrazione notturna del territorio, anche nei tratti boschivi, traevano in arresto per “coltivazione e detenzione al fine si spaccio di sostanze stupefacenti” un cinquantatreenne del luogo operaio presso la locale comunità montana.

Tratto boschivo

Il responsabile con precedenti penali specifici, nel corso dei servizi di osservazione svolti nei giorni scorsi veniva notato addentrarsi con i propri cani all’interno di un tratto boschivo ubicato nelle immediate vicinanze della propria abitazione. E ieri pomeriggio, sorpreso aggirarsi non lontano e con fare sospetto nei pressi di una piantagione composta da 32 piante di Marijuana di circa un metro d’altezza.

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La successiva ed immediata perquisizione domiciliare estesa presso l’abitazione, peraltro dotata di telecamere di videosorveglianza consentiva di rinvenire ulteriori 100 grammi di hascisc, già suddiviso in dosi, 50 grammi di marijuana, un bilancino di precisone, materiale atto al confezionamento della droga e 5 cinque taniche di specifico fertilizzante e 2 taniche di acqua necessarie per l’irrigazione.

Arresti domiciliari

All’interno dell’abitazione veniva, inoltre identificata anche la compagna dell’arrestato, una cittadina rumena quarantaquattrenne, deferita in stato di libertà per “concorso nella coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti”. Il responsabile dopo le formalità di rito, su disposizione del Sostituto Procuratore di turno, è stato accompagnato presso la propria abitazione in regime di detenzione domiciliare.

E’oramai assodato che questo tipo di coltivazioni sono sempre diffuse. Per le stesse forze dell’ordine diventa sempre più complicato individuare i responsabili perchè, generalmente, vengono seminati terreni incolti e abbandonati.

Terreni che si trovano in zone imperrvie, scelti proprio per afuggire ai controlli delle forze dell’ordine che comunque continuano .

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