Operaio di 47 anni morto schiacciato da lastra di cemento

Redazione

Operaio di 47 anni morto schiacciato da lastra di cemento. Ancora un drammatico incidente sul lavoro. L’episodio tragico è avvenuto questa mattina a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia.

Qui, un operaio edile di Foggia di 47 anni è morto dopo essere stato schiacciato da una lastra di cemento all’interno del cantiere in cui stava lavorando. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di ricostruzione.

Quando i medici del 118 sono arrivati sul posto per l’uomo non c’era ormai più niente da fare. Sull’accaduto indagano i carabinieri. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti anche i tecnici dello Spesal dell’Asl di Foggia.

Ieri un altro morto sul lavoro

Quello avvenuto a San Giovanni Rotondo è il secondo grave incidente sul lavoro nel giro di poche ore in Italia. Ieri, infatti, un ragazzo valtellinese di Teglio è morto dopo essere precipitato in un dirupo durante un’uscita di servizio nei boschi della riserva naturalistica di Valbelviso, al confine con la provincia di Brescia.

La tragedia è avvenuta nella prima serata di ieri 8 agosto in Valtellina, in provincia di Sondrio. Dalle prime informazioni è emerso che il ragazzo, un 18enne di Teglio, sempre in provincia di Sondrio, è precipitato durante un’uscita di servizio.

E’ andato giù nei boschi della riserva naturalistica di Valbelviso, al confine con la provincia di Brescia. Per il giovanissimo Simone Valli purtroppo non c’è stato nulla da fare.

Inutili i tempestivi interventi dei soccorritori. Il 18enne nel cadere ha riportato gravissime lesioni. Solo pochi giorni prima era entusiasta del suo nuovo lavoro; tanto che aveva confidato agli amici di esser felice.

Di essere soddisfatto per aver conseguito il titolo di guardacaccia ed essere stato assunto dall’oasi naturalistica. Aveva così raggiunto il suo obiettivo di lavorare a stretto contatto con il verde.

Inail: “Aumentano le morti sul lavoro”

L’ultimo report sulle morti bianche redatto dall’Inail ha descritto una situazione ancora grave sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro. Il bilancio provvisorio del 2021 è particolarmente critico sul fronte dei decessi sul lavoro.

Quelli denunciati tra gennaio e maggio sono stati infatti 434, due in più rispetto allo stesso periodo del 2020 (+0,5%) e ben 43 in più rispetto al 2019 (+11,0%).

Il trend delle malattie professionali, con quasi 24mila denunce nei primi cinque mesi di quest’anno, mostra invece un aumento del 43,4% rispetto all’analogo periodo del 2020 e un calo del 12,6% rispetto al 2019.