Ospedale di Sant’Agata: quello che De Luca non dice
Lo scorso 9 maggio, dopo un tira e molla durato mesi con proteste, scioperi della fame e presidio permanente, il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato il decreto che salverebbe l’ospedale di Sant’Agata de’ Goti (qui l’articolo).
Vista la situazione, il condizionale è d’obbligo anche perché, alla prova dei fatti, l’ospedale sarà salvo quando davvero si realizzerà ciò che è previsto nel documento regionale.
Tutto chiaro?
Assolutamente no. Restano due domande fondamentali alle quali il governatore farebbe bene a rispondere.
La prima. Se è stato possibile fare un decreto che salva l’ospedale De’ Liguori, perché aspettare mesi di polemiche, insulti, dibattiti, litigi e sceneggiate? Perché il presidente della Regione non lo ha firmato dieci mesi fa quando la questione è sorta. Nel decreto si prevede addirittura che il nosocomio possa avere, a regime, 96 posti letto: perché, allora, arrivare in campagna elettorale?
La domanda è legittima per una questione semplice. Se De Luca poteva farlo, avrebbe dovuto farlo prima senza aspettare le Europee e le altre elezioni. Una risposta aiuterebbe i cittadini a capire ed eviterebbe ulteriori veleni tra le persone.
Seconda questione
Abbiamo avuto modo di parlare con alcuni tecnici che si occupano di sanità: evitiamo di citarli per non farli strumentalizzare politicamente.
Tutti concordano su una questione. Il decreto è troppo “ottimista”.
L’impressione è che il Governatore abbia giocato al rilancio passando la patata bollente al ministero. Il ragionamento deluchiano sembra essere il seguente: volete l’ospedale? Ed io ve lo faccio con i fiocchi. Sarà poi compito del ministero, guidato da un esponente dei Cinque Stelle, decidere se sarà possibile farlo oppure no.
Dunque, la sensazione è che la partita sia diventa esclusivamente politica. Se, infatti, dal Governo dovesse arrivare parere negativo, a Palazzo Santa Lucia, sede della Regione, potrebbero dire che la colpa non è la loro ma dell’Esecutivo giallo-verde se l’ospedale non potrà avere ciò che era stato concesso per decreto regionale.
D’altro canto era stato De Luca stesso a mettere le mani avanti. In un articolo che abbiamo rilanciato sul nostro sito (qui), il governatore diceva: “Il Governo dovrà autorizzare un ospedale che perde 5 milioni di euro l’anno”. E lo ha detto davanti a giornalisti e testimoni.
Al di là di cosa accadrà, e ovviamente speriamo che tutto si risolva per il meglio, resta il nodo politico della chiarezza e della trasparenza: un amministratore dovrebbe sempre rispondere in maniera lineare senza giochi sulla pelle dei cittadini.