Ospedale Rummo. Ianaro (M5S): “Gli attacchi gratuiti del Circolo di Benevento del Pd non mi intimoriscono”

Redazione
Ospedale Rummo. Ianaro (M5S): “Gli attacchi gratuiti del Circolo di Benevento del Pd non mi intimoriscono”

“Voglio ringraziare tutti coloro che, in queste ore, hanno voluto esprimermi la loro vicinanza, in seguito al violento attacco rivoltomi dal Circolo di Benevento del Pd, che ha assunto l’impegno di fare un comunicato stampa al solo fine di denigrarmi e privo di qualsivoglia proposta territoriale. Non mi lascio intimorire da questi toni e contenuti, che nulla hanno a che fare con lo spirito costruttivo di una politica tesa al bene dei cittadini. Il grande Enrico Berlinguer ha lasciato successori e non eredi. Non deve meravigliare il risultato del 15% conseguito dal Pd a Benevento il 4 marzo. Con questa “linea” si candidano pure al 4%!
Da tre giorni sul web e sui quotidiani si leggono attacchi del Pd alla mia persona, che ha “osato” toccare la “sanità”, argomento particolarmente caro al Pd. Non è strano, chiedo agli elettori, lettori e giornalisti, (magistrati?), che una cittadina faccia appello al Ministro in Aula, nel pieno delle sue funzioni, per scongiurare un accorpamento ospedaliero e per tre giorni la stessa dev’essere esposta alla “corazzata Potëmkin” del defunto Partito Democratico?
Mi sento incoraggiata dalle parole di stima che tanti cittadini stanno avendo per me – parole di grande apprezzamento – al mio operato. Cittadini, che non sono riuscita, e forse non riuscirò mai a ringraziare uno ad uno, che hanno voluto farsi sentire con centinaia di mail, messaggi, telefonate ed ogni mezzo digitale, dai social a whatsapp. Da tutti l’incoraggiamento ad andare avanti nella difesa della buona sanità a Benevento. Un tema che ci dovrebbe vedere tutti uniti nel difendere eccellenze,unità mediche e reparti che hanno indicato la città come riferimento addirittura regionale per la diagnosi e la cura di alcune patologie.
Le strumentalizzazioni provengono da chi non si rassegna alla cocente sconfitta delle scorse politiche.
Quanto al fatto che io mi sia servita di un intervento di fine seduta alla Camera per richiamare l’attenzione sull’Ospedale “Rummo”, leggo nella nota del Pd, il ricordo “primitivo” che hanno di detti interventi: “erano di solito utilizzati per commemorare la scomparsa di qualche personaggio importante, per celebrare ricorrenze o per mandare dei messaggi alla presidenza della Camera”, effettivamente non avendo io ed i miei colleghi vissuto la Prima Repubblica, ma, indicati dalla cittadinanza per portare il rinnovamento nelle istituzioni dopo il fallimento di chi ci ha preceduti, abbiamo dato una valenza concreta anche a questi passaggi parlamentari. Gli interventi di fine seduta sono trasmessi, d’ufficio, ai ministri citati, valgono come sollecito per richiedere risposta ad interrogazioni dopo 20 giorni dalla presentazione dell’atto, richiamano l’attenzione dei presenti, informano i giornalisti parlamentari presenti alle sedute e restano al resoconto stenografico della Camera. Invito questi componenti del Circolo del Pd a verificare le cose su cui intendono esporsi. I così detti “interventi di fine seduta” non sono disciplinati dal Regolamento della Camera dei Deputati, ma, la loro ammissibilità e la modalità di svolgimento fu definita dalla Giunta per il Regolamento con parere del 24 ottobre 1996. Nel novembre del 2015 la Giunta per il Regolamento ha deliberato l’integrazione del parere già espresso nel 1996 su questi interventi stabilendo che il tempo complessivo non potesse eccedere i 30 minuti, ripartito tra i vari gruppi in base alla loro grandezza e garantendo almeno 2 minuti per gruppo.
Il MoVimento 5 Stelle, in cui mi riconosco per il senso di battaglie e ideali, porta avanti l’idea di meritocrazia e di equa partecipazione alla cosa pubblica. Tradotto: dare a tutti le medesime opportunità concorrendo in modo democratico e pubblico per meriti e titoli. Non mi pare sia stato/è questo, il dettato etico-legislativo applicato nella sanità regionale, a guida Pd. Per noi, dirigenti e direttori sanitari, vanno selezionati da bandi pubblici e promossi mediante concorsi e non ad personam. Non si spostano poi i direttori sanitari ignorando requisiti e modalità previsti dalle ordinarie procedure esistenti in materia.
Tralasciando i toni rivoltimi dal “Circolo di Benevento del Partito Democratico”, avrei piacere di sapere da chi è composto e da quanti hanno condiviso tra tutti i “possibili” iscritti i toni ed i contenuti rivoltimi in quel comunicato, che di politico ravvedo poco, solo il tono rancoroso di chi è in astinenza di potere. Se non ci fossero stati così tanti danni, proprio sul fronte sanitario, potrei perfino augurargli di riprenderselo questo potere, ma è al popolo che spetta la parola, sovrano di Costituzione.
Per il futuro, ringrazierei vivamente, se, per mantenere la serietà della testata, a fantomatici futuri comunicati, si vorrà far seguire cortesemente alla sigla, politica, associativa o ricreativa o altro, anche l’elenco dei nomi ed i cognomi dei componenti del Circolo che hanno sottoscritto il documento in maniera tale che la malafede non possa partorire l’idea che un paio di persone, chiusesi in una stanza, hanno parlato a nome di tutti, in quanto mi sono giunte in privato delle parole di scusa e di solidarietà, da parte proprio di persone legate al Pd, non riconosciutesi in quella nota. E’ evidente che sono divisi tra di loro. Ringrazio dello spazio riservatomi in replica e mentre saluto i Vostri lettori, auguro buon lavoro”. 

Angela Ianaro
Portavoce alla Camera
Gruppo Parlamentare MoVimento 5 Stelle
Commissione Politiche dell’Unione Europea
XIV Commissione Permanente