Pagamenti in contanti: stretta dal primo luglio

Il Caudino
Pagamenti in contanti: stretta dal primo luglio
Il governo definanzia “Resto al Sud", decreto contro il Mezzogiorno

Pagamenti in contanti: stretta dal primo luglio.  Nuova stretta in arrivo sui pagamenti in contanti. Dal primo luglio, come previsto dal decreto fiscale, il tetto scende da 3.000 a 2.000 euro; mentre una nuova riduzione dovrebbe arrivare all’inizio del 2022 con il ritorno della soglia a 1.000 euro; al livello fissato nel 2011 dal decreto Salva Italia e poi cambiata a partire dal 2016.

I Consulenti del Lavoro in un report titolato «L’uso del contante in Italia tra necessità e abitudini» hanno segnalato come i provvedimenti sulla riduzione del contante introdotti con l’intenzione di contrastare l’evasione fiscale e l’economia e il sommerso non siano riusciti però a ridurre l’economia irregolare.

Nel 2011 era pari a 202 miliardi mentre risultava essere cresciuta a 210 miliardi nel 2017.

Nonostante la crescita dell’utilizzo delle carte di credito e dell’internet banking l’Italia resta indietro rispetto agli altri Paesi europei ma il contante – si legge nella ricerca – «continua a rappresentare un pilastro inossidabile delle abitudini finanziarie degli Italiani, caratterizzando la maggior parte dei comportamenti di acquisto giornalieri e rappresentando per alcuni gruppi sociali il principale strumento di integrazione economica e finanziaria».