Pagavano braccianti 2,5 euro l’ora: otto “caporali” patteggiano pene fino a 2 anni

Il Caudino
Pagavano braccianti 2,5 euro l’ora: otto “caporali” patteggiano pene fino a 2 anni
Un fermo immagine tratto da un video della polizia mostra un momento dell'operazione ALTO IMPATTO FREEDOM contro il caporalato, che ha visto impegnate le Squadre Mobili di Agrigento, Forlì - Cesena, Latina, Lecce, Matera, Ragusa, Salerno, Siracusa, Taranto, Verona e Vibo Valentia, coordinate dal Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, 25 luglio 2017. ANSA/POLIZIA - EDITORIAL USE ONLY

Hanno patteggiato pene comprese tra i 2 anni di reclusione e i mille euro di multa le otto persone accusate, con ruoli diversi, di aver sfruttato per anni circa 2 mila braccianti agricoli, tutti italiani e prevalentemente donne, reclutati nei territori di Mola di Bari, Noicattaro, Conversano e Rutigliano e impiegati in diversi campi di uva e ciliegie della regione, fino ad Andria e Trinitapoli.

Stando alle indagini della Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura di Bari, gli imputati fino ad un anno fa sottoponevano i braccianti a condizioni di sfruttamento approfittando del loro stato di bisogno, pagandoli circa 2 euro e 50 all’ora, facendoli lavorare fino a 14 ore consecutive sotto i teloni con temperature altissime e senza adeguate provviste di acqua, e costringendoli anche a restituire al caporale 2 euro per ogni giornata lavorativa.