Parte dalla Regione Campania la battaglia contro il numero chiuso alle Facoltà di Medicina
Parte dalla Regione Campania la battaglia contro il numero chiuso alle Facoltà di Medicina. Continua la battaglia della regione Campania contro il numero chiuso alle Facoltà di Medicina e di area sanitaria. L’ultimo consiglio regionale dell’8 settembre, presieduto da Gennaro Oliviero, ha approvato all’unanimità la proposta di legge per la quale Vincenzo De Luca si sta battendo già da diverso tempo.
Nessuna meritocrazia
«Non possiamo più tollerare un meccanismo che non fa alcuna selezione meritocratica e penalizza solo i figli della povera gente» ha detto il presidente De Luca, dopo l’approvazione. Ha poi proseguito.
La selezione va fatta, ma sul campo e nelle materie che riguardano la Medicina e non materie estemporanee e dando la possibilità ai ragazzi che hanno passione di intraprendere questo percorso universitario. Se ci sono problemi da affrontare li affronteremo e con le nuove tecnologie è possibile garantire un percorso formativo anche a migliaia di ragazzi, la priorità è rompere l’attuale meccanismo di selezione.
Cosa prevede il provvedimento approvato
La proposta di legge prevede che, a partire dal prossimo anno accademico 2024/2025, l’accesso ai corsi universitari in Medicina e chirurgia, in Medicina veterinaria, in Odontoiatria e protesi dentaria e agli altri corsi universitari in ambito sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione, sia libero. I
noltre il Mur dovrà provvedere a rafforzare l’organico universitario e a redigere un nuovo quadro per le scuole di formazione specialistica entro il 2026. «Sono molto soddisfatto che la Regione Campania si esprima in maniera unitaria su questo importante tema che vede migliaia di giovani depressi dai test di accesso a Medicina, mentre il nostro Paese ha bisogno di medici», ha commentato il governatore, che ha poi aggiunto:
A partire da questo provvedimento indichiamo politicamente al Governo la priorità dell’Italia: il Servizio Sanitario Nazionale. Quando si parlerà della legge di Bilancio, la sanità pubblica sarà la priorità. Nulla (cuneo fiscale, salario minimo, pensioni), viene prima della sanità pubblica, che significa salute e vita, ed è la priorità assoluta. Abbiamo aperto la battaglia ma credo che abbiamo fatto un buon lavoro ed un voto unitario da parte della Campania, la seconda Regione d’Italia, darà forza alla nostra battaglia.
L’appoggio delle altre Regioni
Tra i favorevoli alla proposta della regione Campania anche il presidente della regione Veneto Luca Zaia e dell’Emilia Romagna Stefano Bonaccini. Anche la Ministra Bernini ha detto di volerlo eliminare e la sua posizione va delineandosi proprio in questi giorni, dopo aver convocato i rappresentanti della Conferenza dei rettori italiani e del Cisia, il consorzio che si occupa dei nuovi test per fare luce su un presunto caso di compravendita, illegale, delle risposte ai quiz.
Il Mur ha aperto una procedura d’indagine per capire come si siano svolte le procedure concorsuali e sui metodi di valutazione, che in parte si sono svolte online e dopo che alcuni gruppi di studenti si erano rivolti al Tar del Lazio.