Partenio: altri undici mesi persi. Il parco non decolla

Redazione
Partenio: altri undici mesi persi. Il parco non decolla

Dovrebbe essere arrivata l’ora di occuparsene seriamente. I sindaci, più in generale, la politica del territorio, le associazioni ambientaliste ed i cittadini dovrebbero aprire una seria vertenza con la regione Campania per capire se ha ancora un senso l’esistenza del Parco regionale del Partenio.

Sono trascorsi undici mesi dalla nomina a  presidente di Francesco Iovino. Proprio questa nomina avrebbe dovuto segnare la fine della fase del lungo commissariamento, ossia, tanti anni in cui il parco è rimasto, praticamente, fermo.

Quasi un anno dopo siamo punto e daccapo. A Summonte c’è un presidente che, praticamente, non ha la possibilità di fare nulla. Questo non per colpa sua. A suo tempo, questa testata non fu tenero con Iovino, scelto presidente perchè amico di Roberta Santaniello, ma dell’immobilismo del parco lui non ha responsabilità.

Iovino è un generale senza esercito. Non può contare su una struttura e su dei dipendenti. Tocca alla giunta regionale della Campania fare in modo che il Parco decolli fornendo a Iovino, o a chi per esso, ciò di cui ha bisogno. Magari la stessa Santaniello che occupa un ruolo apicale a palazzo Santa Lucia potrebbe segnalare, in modo forte, l’incongruenza di aver fatto nominare presidente un suo amico e lo stesso non può operare.

Per essere più pragmatici, però, i rappresentanti del territorio potrebbero investire della questione Francesco Todisco, nominato da De Luca consigliere per le zone interne. Il parco regionale del Partenio rappresenta un dei tanti esempi delle occasioni mancate delle zone interne. Il territorio si estende per 14.870.24 ettari e comprende ben 22 comuni delle province di Avellino, Benevento, Caserta ed anche Napoli. Certo, lo sviluppo non può arrivare da un parco.

Ma questo polmone verde, innanzitutto, deve essere preservato dai lanzichenecchi che sempre di più invadono le nostre montagne. E poi potrebbe diventare un volano per un tipo di sviluppo diverso. Soprattutto non bisogna scordare che i comuni montani si vanno sempre di più spopolando e serve qualcosa di serio per far restare i giovani e promuovere un antidoto alla desertificazione.  Todisco è persona seria, politico che approfondisce i problemi e si impegna con slancio. Lui meglio di tutti può spiegare al governatore De Luca che non serve assolutamente a niente avere un presidente a Summonte senza dargli una struttura. Sono stati altri undici mesi persi.