Partorisce in bagno bimbo morto

Redazione
Partorisce in bagno bimbo morto
Al nono mese di gravidanza perde la vita in un incidente

Partorisce in bagno bimbo morto. Tragedia nel Casertano: una donna di 34 anni ha dato alla luce un bimbo nato morto. Il feto era alla 26esima settimana.

Partorisce in bagno

Stando a quanto emerso la neomamma ha avvertito dei dolori ed andata in bagno ha partorito il piccolo, purtroppo privo di vita. Nell’abitazione sono arrivate due ambulanze: per il neonato non c’era nulla da fare, mentre la 34enne è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso della clinica Pineta Grande. Nella struttura sanitaria la donna è stata sottoposta agli esami specifici in attesa di sciogliere la prognosi.

Corsa disperata per salvare mamma e nascituro

Da Napoli a Benevento per far nascere il bimbo. Il miracolo dell’equipaggio del 118 viene raccontato così dalla pagina “Nessuno Tocchi Ippocrate”.

Un viaggio per salvare un neonato

“Quell’ambulanza che viaggia per la Regione Campania per salvare un nascituro! (Quando i “pronto soccorso su ruote” fanno la differenza “) Accade oggi, (ieri sabato 13 novembre) alle 16.30 circa, una signora in attesa alla 24esima settimana accompagna il primo figlio a Santobono in seguito a delle ustioni da Stufa.

 Improvvisamente si rende conto che ha delle perdite ematiche…..parte la catena di soccorsi, viene inviata la postazione INDIA di Pietravalle che preleva la donna al Santobono.

L’equipaggio chiede immediatamente alla Centrale operativa la destinazione, ma tutte le TIN (terapia intensiva neonatale ) di Napoli risultavano Full! Improvvisamente si libera un posto al Fatebenefratelli di Benevento……Pietravalle corre a prendere il medico e volano alla volta di Benevento.

La donna attualmente è ricoverata e sia lei che il bimbo nel suo grembo stanno bene! Lodi all’equipaggio: Autista Soccorritore: Salvatore Masucci Infermiere: Sara AvatiMedico Massimo Lagnese”.

Sin qui la nota di Nessuno tocchi Ippocrate, ma al dià della bravura dell’equipaggio, questa vicenda mette ancora una volta in luce le problematiche del sistema ospedaliero della nostra regione.

Dover effettuare un viaggio tanto lungo per avere una terapia internsiva neonatale significa che più di qualcosa non funziona nel sistema ospedaliero. E qyesto mette a serio rischio la vita dei pazienti. Gli interventi di urgenza sono molto importanti. Ma agli operatori non si può chiedere di fare miracoli.

Presidi di prossimità

Al contrari, gli equioaggu devono poter contare su presidi di prossimità dove arrivare nel più breve tempo possibile per tutelare , al massimo, la salute della oersona a cui si presta soccorso. Un tema che deve essere messo al più presto al primo punto dell’agenda politica.