Pensione amara: la festeggia e muore giorno dopo
Pensione amara: la festeggia e muore giorno dopo. Pensione fatale per Giancarlo Lavoratori, 61enne di Monfalcone, in provincia di Gorizia. E’ morto il giorno dopo aver festeggiato il traguardo dei 42 anni da magazziniere.
Giancarlo Lavoratori aveva finalmente raggiunto la soglia della pensione ed era pronto a iniziare una nuova vita. Il 61enne voleva raggiungere la sua compagna a La Spezia, di cui era originario.
Dopo la serata di festeggiamenti trascorsa in compagnia di amici, nessuno ha avuto più sue notizie per ore. Il 61enne non ha risposto al telefono per tutta la mattinata del giorno seguente. Nella giornata di venerdì era uscito di casa per festeggiare l’ultimo giorno di lavoro.
Inizialmente chi lo conosceva non ha fatto caso alla segreteria sul cellulare di Lavoratori. Con il passare delle ore, però, il silenzio del 61enne ha spinto gli amici ad allertare i soccorsi.
Senza vita nell’appartamento
Il neo-pensionato è trovato senza vita all’interno del suo appartamento. Ancora inspiegabile cosa sia accaduto. Le forze dell’ordine si sono messe all’opera e stanno indagando per accertare l’esatta dinamica del decesso.
Le autorità hanno fatto irruzione nell’appartamento dell’uomo e hanno trovato il suo cadavere sul divano dell’abitazione. Non è chiaro da quanto tempo fosse deceduto il 61enne al momento del ritrovamento del corpo.
Per il momento gli agenti non hanno escluso alcuna pista, ma si ritiene che il neo-pensionato possa essere morto per un malore. Saranno gli accertamenti sul corpo della vittima a chiarire cosa sia accaduto nella notte tra venerdì e sabato, nelle ore dopo i festeggiamenti per la raggiunta pensione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Piccolo, il 61enne aveva confidato ai vicini di casa di essere in attesa di partire per La Spezia e raggiungere la compagna.
Stando a quanto raccontato dai residenti al giornale, Lavoratori aveva tutta l’intenzione di iniziare un nuovo capitolo della sua vita fatto di meritato riposo e viaggi ai quali aveva dovuto rinunciare durante gli anni di lavoro trascorsi a Monfalcone.