Per sfuggire ai carabinieri si lancia dalla finestra, morto 42enne
Per sfuggire ai carabinieri si lancia dalla finestra, morto 42enne. Un uomo di 42 anni L. A. è morto a Barrafranca, in provincia di Enna, a seguito di una caduta da 7 metri di altezza.
Secondo una prima ricostruzione l’uomo era destinatario di un provvedimento restrittivo per l’esecuzione di una condanna. Quando i carabinieri sono arrivati nell’abitazione di Barrafranca, dove l’uomo si trovava in quel momento, ha tentato di fuggire lanciandosi da una finestra al secondo piano.
Violenta la figlia di 11 anni, lei lo scrive in un tema
Violenta la figlia di 11 anni, abusi rivelati in un tema a scuola. Un uomo di 54 anni, un camionista residente nella Valle Telesina, in provincia di Benevento, è condannato con rito abbreviato a 4 anni di reclusione per aver abusato sessualmente della figlia.
L’accusa aveva chiesto, invece, 6 anni e 8 mesi di carcere. Le violenze sessuali sono avvenute quando la bambina aveva soltanto 11 anni; e, da quanto si apprende, si verificavano quando il 54enne accompagnava la figlia in camera per metterla a letto, oppure in automobile.
Gli abusi sono però venuti alla luce soltanto alcuni anni dopo; quando la bambina era diventata ormai una ragazza di 17 anni e frequentava le superiori. Nel corso di un tema a scuola, la giovane ha raccontato le violenze sessuali a cui era sottoposta dal padre.
Un altro arresto per violenza su minore
Nel gennaio scorso, a Benevento, un uomo di 60 anni è stato invece arrestato dalla Polizia di Stato per violenze sessuali sulla nipote, all’epoca dei fatti 16enne e quindi minorenne.
A partire dal giugno del 2016 e almeno fino al novembre del 2018, il 60enne avrebbe abusato ripetutamente della nipote; tanto che la ragazza, come accertato anche dalle indagini preliminari che hanno portato all’arresto dell’uomo, è arrivata a soffrire di sindrome da stress post traumatico.
Con incubi notturni, crisi respiratorie e ferite auto-inflitte. Fondamentali per le indagini sono stati i racconti non soltanto della giovane vittima, ma anche della madre e di altre persone informate sui fatti.
Corruzione e traffico di influenze a Salerno: indagato anche un magistrato
Figura anche un magistrato attualmente in servizio presso la Procura della Repubblica di Salerno tra i destinatari di una serie di perquisizioni disposte dalla Procura di Napoli.
Perquisizioni che avvengono nell’ambito di un’ indagine dei carabinieri nella quale gli inquirenti ipotizzano i reati di corruzione in atti giudiziari e traffico di influenze, continuati e in concorso.
Tra gli indagati, oltre al magistrato che si occupa di reati in settore dell’edilizia, reati ambientali e contro la pubblica amministrazione, figurano anche alcuni imprenditori, un generale della Guardia di Finanza in quiescenza e un avvocato.
Il magistrato, secondo gli inquirenti, avrebbe informato gli imprenditori circa alcuni procedimenti penali riguardanti abusi edilizi in cui risultano coinvolti e di cui lui si stava occupando. L’inchiesta.
L’avvocato avrebbe ottenuto incarichi professionali grazie all’intervento del magistrato il quale, in cambio, avrebbe evitato di svolgere indagini sul conto degli imprenditori. I militari dell’Arma hanno perquisito le abitazioni e gli uffici degli indagati tra le province di Napoli, Salerno e a Roma; compreso quello del magistrato, nel palazzo che ospita la Procura di Salerno.
Acquisiti dai carabinieri documentazione cartacea e apparati informatici (computer, telefoni, dispostivi per la memorizzazione dei dati) a disposizione degli indagati.