Per sfuggire alla cattura si travestiva da donna o da operaio, deve scontare 25 anni di carcere

Redazione
Per sfuggire alla cattura si travestiva da donna o da operaio, deve scontare 25 anni di carcere
Perseguita una donna sposata e l'aggredisce con una mazza con punta di ferro

Per sfuggire alla cattura si travestiva da donna o da operaio, deve scontare 25 anni di carcere. Lo hanno scovato a Casoria, in provincia di Napoli, vestito da operaio. E nell’automobile aveva tutto il necessario per travestirsi da donna: vestiti femminili, trucchi e parrucche. È finita così la fuga di Vincenzo Esposito, pregiudicato di 59 anni: deve espiare 25 anni e 4 mesi di reclusione, che dovrà scontare in carcere perché gli sono stati revocati i domiciliari. Lo riporta Napoli fanpage

L’uomo era ricercato dallo scorso 15 febbraio, quando le forze dell’ordine erano andate nella sua abitazione per notificargli l’ordine di carcerazione emesso dalla Procura di Benevento – Ufficio Esecuzioni Penali a seguito del provvedimento disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Napoli.

Da quel giorno si era volatilizzato. Gli agenti della Squadra Mobile di Napoli e del commissariato di Afragola lo hanno rintracciato ieri pomeriggio nel comune del Napoletano, era a bordo di un’automobile ditta di impiantistica e indossava abiti da operaio.

In auto documento falso e vestiti da donna

Il veicolo è stato perquisito e gli agenti hanno trovato trucchi e diversi abiti femminili, che l’uomo usava per non farsi riconoscere; nell’abitacolo è stato rinvenuto anche un documento valido per l’espatrio, risultato contraffatto, che probabilmente sarebbe stato usato per lasciare l’Italia. Nel corso dell’intervento è stato identificato e denunciato un 32enne, che avrebbe aiutato Esposito a sfuggire ai controllo.

Coinvolto nel furto del Salvator Mundi

Il 59enne è pregiudicato per associazione per delinquere finalizzata alla rapina, porto abusivo di arma da fuoco, ricettazione, evasione, oltraggio a pubblico ufficiale e reati in materia di falso. Nello scorso aprile era stato tra i 6 destinatari dei fermi, emessi dalla Procura Distrettuale di Napoli ed eseguiti dalla Squadra Mobile e dai carabinieri del Ros, per il furto e la ricettazione del dipinto “Salvator Mundi”, attribuito alla Scuola di Leonardo Da Vinci e risalente al XVI secolo.