Più di tremila bimbi con il covid in Campania
Più di tremila bimbi con il covid in Campania. In Campania ci sono 3.042 minori col Covid-19 nella fascia di età dai 5 agli 11 anni. A rivelare il numero è il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nella sua settimanale diretta diretta Facebook.
Duemila bimbi
De Luca ribadisce che il 16 dicembre inizierà la vaccinazione per i bambini: Ad oggi sono registrati per ricevere la prima dose già 2.000 bimbi tra 5 e 11 anni.
Nelle ultime due settimane, ed è un dato abbastanza preoccupante, abbiamo avuto un numero di 3.042 contagi per bimbi nella fascia 5-11 anni. In due settimane la fascia d’età con più contagi è quella. Una ulteriore conferma della necessità della campagna di vaccinazione
Secondo quanto riferito dal presidente della Regione un bambino di 9 anni e un uomo di 26 anni sono tra i pazienti affetti da Covid in maniera grave più recenti, sono entrambi in terapia intensiva. Un altro uomo, un 56enne, è ricoverato in area critica.
«Tutti non vaccinati», ha sottolineato De Luca. «In generale in Campania abbiamo una buona tenuta del nostro sistema ospedaliero – ha spiegato i posti letto occupati in area medica sono sui 350, è un dato che rimane più o meno stabile da due-tre settimane, e in terapia intensiva abbiamo 25 posti letto occupati.
Al netto di questi tre casi gravi, tutti non vaccinati, registriamo una buona tenuta della nostra regione e del nostro sistema ospedaliero».
I dati del governatore
Il governatore snocciola dati: «il Ministero ha certificato che la Campania è la prima regione d’Italia, con 51.888, unità per quanto riguarda il totale dei guariti da Covid. È anche questo un dato molto incoraggiante. Contiamo entro l’anno di arrivare a 10 milioni di somministrazioni di vaccino nella nostra regione.
Stiamo lavorando – ha aggiunto De Luca – per potenziare gli orari e il personale per la campagna. Abbiamo avuto l’anomalia che in tre mesi alle spalle nei centri vaccinali non c’era quasi nessuno, in qualche caso abbiamo dovuto chiuderli. Adesso abbiamo un sovraccarico di lavoro, quindi stiamo cercando di potenziare le strutture per evitare lunghe file».