Porno ricatto tra adolescenti
Porno ricatto tra adolescent. La Polizia di Salerno e la sezione di polizia giudiziaria della procura per i minorenni di Salerno hanno eseguito questa mattina due ordinanze cautelari, con le quale il gip, su richiesta del procuratore del Tribunale per i minorenni di Salerno ha disposto la misura coercitiva del collocamento in comunità nei confronti di due adolescenti residenti a Salerno.
Gravi episodi
I provvedimenti riguardano gravi episodi di revenge porn e condotte di detenzione, diffusione e commercializzazione di materiale pedopornografico riguardante anche bambini di tenera età.Le indagini svolte dalla Polizia Postale e dalla Sezione di pg dei carabinieri, hanno consentito, in prima battuta, di acquisire gravi indizi di colpevolezza in ordine a un primo episodio in cui uno dei minori cedeva a un suo amico, mediante WhatsApp, dei video sessualmente espliciti, ritraenti la sua fidanzata, con il chiaro intento di arrecarle danno.
Lo sviluppo investigativo ha evidenziato, poi, che l’altro minore, quello che aveva ricevuto il video della ex del suo amico, ha amplificato e moltiplicato gli effetti, già di per sé gravi, dell’illecito.
Porno ricatto tra adolescenti
In particolare il ragazzo ha mercificato e diffuso in rete il materiale pornografico ricevuto, mediante il baratto su chat di gruppo intrattenute su Telegram e Whatsapp a cui aderivano centinaia di utenti con gli immaginabili effetti a catena conseguenti.
Inoltre la Polizia Postale sui telefoni cellulari in sequestro a carico degli indagati ha accertato la detenzione di un’ingente quantità di materiale pedopornografico, che riguardava altre minori anche di età giovanissima, mentre posavano in atteggiamenti intimi.
Diffusione inarrestabile di materiale pornografico
Il materiale evidentemente acquisito nel contesto di questo nuovo e allarmante fenomeno, diffuso anche fra i minori, definito di sexting, ossia di scambio di contenuti espliciti in rete, è stato ottenuto, nel caso di uno dei due indagati, mediante un vero e proprio baratto che determinava una diffusione in rete continua e sostanzialmente inarrestabile dei contenuti pedo-porno in esame.
Particolarmente significativo, in proposito l’annuncio pubblicitario rintracciato su uno dei telefoni in uso a uno degli arrestati: «scambio foto della mia ex per pedo», corredato da una immagine intima di una minore salernitana.
I rischi della pratica del sexting
L’operazione di polizia giudiziaria, dunque, mette concretamente in luce i rischi derivanti dalla pratica del sexting, diffusissima tra i giovanissimi. Tale pratica, caratterizzata dal cinismo di chi, in modo disinvolto, quasi fosse un gioco, immette in rete video o immagini porno riguardanti minorenni (talora anche di persone conosciute), invece, ed al di là di ogni altra considerazione, determina danni devastanti e permanenti alle vittime, segnando per sempre le loro vite.