Precipita da 8 metri, muore operaio di 36 anni
Precipita da 8 metri, muore operaio di 36 anni. Il bollettino arriva puntuale ogni giorno. Si continua a morire per lavoro in Italia. Si muore ogni gioro come se ci trovassimo in una guerra che non finisce mai.
Un uomo di 36 anni è morto in una azienda di San Paolo d’Argon, in provincia di Bergamo. Secondo quanto comunica Areu, l’Agenzia regionale emergenza urgenza, l’uomo ha perso la vita dopo essere precipitato all’interno della Toora Casting di via Mazzini, che produce componenti d’alluminio per auto. Sul posto, con i soccorritori, stanno operando i carabinieri.
La dinamica dell’incidente
Il personale di Ats Bergamo e i carabinieri hanno ricostruito la dinamica dell’infortunio mortale. L’uomo avrebbe fatto una caduta di 8 metri, finendo a terra e morendo sul colpo. Ancora non si sa se la caduta sia stata causata da un malore oppure da una svista. Immediati i soccorsi del 118, chiamato dai colleghi: purtroppo non c’è stato nulla da fare per il trentaseienne.
Chi è la vittima
La vittima dell’infortunio avvenuto stamattina alla ditta Toora Casting, una fonderia di San Paolo d’Argon, era un cittadino indiano che viveva a Presezzo, dipendente di una ditta di Brembate Sopra che effettua lavori di rimozione dell’amianto.
L’operaio era per questo al lavoro sul tetto dell’edificio dell’azienda quando – ricostruisce Ats Bergamo – ha messo un piede sopra un lucernario, che si è sfondato, facendolo precipitare per 8 metri.
Una caduta che nemmeno una rete sottostante di protezione, appositamente installata, ha potuto bloccare, forse per via di un foro o di un difetto.
Su questo versante si stanno svolgendo accertamenti per capire cosa sia avvenuto. L’operaio è passato attraverso questa apertura della rete, picchiando fatalmente la testa a terra. Nessuno ha comunque direttamente assistito alla caduta.
Questa strage di uomini e donne deve finire. Dovrebbe essere arrivata l’ora, da parte dell’autorità, di mettere in campo dei controlli seri e diffusi.