Presunti brogli, gli avvocati dei consiglieri: Nessuna ombra sul risultato elettorale
Riceviamo e pubblichiamo.
“Si è svolta stamane (ieri, ndr) innanzi al GUP presso il Tribunale di Avellino, dr. Ciccone, l’udienza preliminare a carico di Passariello Benito, Clemente Pasquale e Crisci Antonio, imputati di ricettazione e calunnia con riferimento alla nota vicenda dei presunti “brogli elettorali” in Cervinara in occasione delle elezioni amministrative del giugno 2015, concluse con la vittoria della lista guidata da Filuccio Tangredi.
Già alla scorsa udienza del 30 settembre 2016 i componenti della lista n.2 (Cervinara nel cuore) avevano depositato al giudice per l’udienza preliminare, a mezzo degli avvocati Filomena Girardi e Antonio Lombardi, dichiarazione di costituzione di parte civile sul presupposto di essere soggetti danneggiati dalla condotta di reato degli imputati che, attraverso il “trafugamento” e/o la ricettazione di schede elettorali, avevano in buona sostanza infangato l’attuale amministrazione comunale, paventando appunto una illecita attività di alterazione del risultato delle urne.
Sempre all’udienza del 30 settembre gli imputati, a mezzo del proprio difensore Dimitri Monetti, avevano rappresentato il proprio impedimento a comparire per malattia, depositando al giudice le relative certificazioni mediche, ragione per la quale il procedimento veniva rinviato all’odierna udienza.
Anche stamane gli imputati Passariello e Clemente hanno provveduto a rappresentare al giudice, tramite i loro legali, la propria impossibilità a presenziare per malattia, istanze di rinvio rigettate dal GUP in quanto gli impedimenti dedotti non potevano essere considerati attuali ed assoluti.
Quindi il giudice, dr. Ciccone, ha ammesso tutte le costituzioni di parte civile motivando la propria decisione con la sussistenza di un danno per gli attuali amministratori pubblici, quanto meno di immagine, direttamente collegato all’attività delittuosa degli imputati, disponendo subito dopo, all’esito della discussione delle parti, il rinvio a giudizio innanzi al Tribunale di Avellino, G.M. dott. Tringali, per l’udienza del 30 gennaio 2017.
Come si ricorderà, la vicenda ebbe inizio da una denuncia secondo la quale Clemente Pasquale, cittadino di Cervinara, consegnò a Passariello Benito, presidente del comitato elettorale della lista n.1, risultata poi sconfitta nella consultazione, 14 schede (di colore azzurro, munite di timbro di seggio e di firma di uno degli scrutatori) che sarebbero state ritrovate nell’abitazione del dr. Francesco Taddeo, nominato dal sindaco p.t. di Cervinara presidente del seggio n.7.
A seguito di tali fatti, sempre nel giugno 2015 il candidato a sindaco Vincenzo Iuliano, in uno ad altre persone, chiedeva, con ricorso al TAR, “l’annullamento delle operazioni elettorali per il Comune di Cervinara tenute il 31/05/2015…”.
All’esito del procedimento penale scaturito dalle indagini svolte dalla Procura di Avellino e anche alla luce dell’ammissione delle parti civili Tangredi Filuccio, Lengua Caterina, Cioffi Raffaella, Todino Carmelo, Marro Anna, Romano Luigi, Pallotta Paola e Bizzarro Giovanni e dell’odierno rinvio a giudizio di tutti gli imputati, sembra quindi che i fatti siano completamente diversi da come inizialmente rappresentati, nel senso che non vi sono “ombre” sull’esito delle urne ma piuttosto una chiara attività delittuosa finalizzata ad invalidare artatamente il legittimo risultato elettorale conseguito dalla lista n.2.”