Ragazzina di 12 anni si è tolta la vita impiccandosi in casa
Ragazzina di 12 anni si è tolta la vita impiccandosi in casa. A trovarla è stato il padre. La ragazzina, 12 anni, si è tolta la vita con una cintura di un accappatoio stretta al collo e legata a una mensola della camera.
E’ accaduto ieri, domenica, a Borgofranco d’Ivrea, in provincia di Torino. Sull’accaduto indagano ora i carabinieri della Compagnia di Ivrea che hanno sequestrato il pc e lo smartphone della ragazzina. Il materiale sarà analizzato nelle prossime ore.
Si indaga per verificare l’ipotesi di una sfida su Tik Tok di cui al momento non ci sono riscontri. Su indicazione della procura eporediese sarà anche effettuata l’autopsia “virtuale” sul corpo della 12enne.
Le indagini sono coordinate dal Pubblico Ministero Daniele Iavarone della Procura di Ivrea che ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. In casa non è stato trovato alcun biglietto di addio.
Una sfida su TikTok
Il sospetto è che non si tratti di un suicidio, ma di una sfida su TikTok, finita nel peggiore dei modi, come avvenne a Palermo nel gennaio scorso, quando una bambina di 10 anni è trovata impiccata in bagno con una cintura di accappatoio. Ipotesi che al momento non viene confermata dalla fonti investigative.
Quello che emerge nel caso di Borgofranco, però, è piuttosto un piano organizzato chiacchierando tra amiche senza il filtro di chat e social. “Al momento non sembra emergere l’elemento della sfida”, spiega il procuratore capo Giuseppe Ferrando.
Se la ragazzina aveva progettato di togliersi la vita o di tentare un’azione estrema andata troppo oltre potrebbe non averlo progettato da sola. Altre amiche, sospettano gli investigatori, avrebbero pianificato di percorrere quella stessa strada ma poi, per fortuna non lo hanno fatto.
La Procura ha chiesto di analizzare le centinaia di chat trovate sul cellulare della ragazzina anche per chiarire il contesto in cui questo piano potrebbe essere maturato ma che, con ogni probabilità, è stato deciso parlando di persona tra amiche. “E’ un’analisi che richiederà tempo”, spiega Ferrando.
L’ipotesi che la ragazzina abbia voluto togliersi la vita convince poco i famigliari che lunedì mattina hanno ricevuto l’abbraccio addolorato degli amici più stretti. I familiari assicurano che non si sarebbe mai suicidata.
Questa vicenda “grave e triste”, come la definisce il procuratore di Ivrea nasconde forse un disagio esistenziale che la bambina non aveva condiviso nemmeno con la sua famiglia. (Fonte La Sentinella del Canavese).