Reddito di cittadinanza, 7 persone della provincia di Avellino denunciate
Reddito di cittadinanza, 7 persone della provincia di Avellino denunciate. “Indebita percezione del reddito di cittadinanza”: è il reato di cui dovranno rispondere 7 persone (3 donne e 4 uomini), di età compresa tra i 30 e i 50 anni, denunciate dai Carabinieri della Compagnia di Solofra alla Procura della Repubblica di Avellino.
60 mila euro di contributi
Sono oltre 60mila euro i contributi illecitamente percepiti, accertati nel corso delle verifiche svolte dai Carabinieri, finalizzate a riscontrare il possesso da parte dei richiedenti dei requisiti previsti dalla norma.
Attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo del territorio con quelli forniti dal comune di residenza, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Solofra, supportati dalle Stazioni dei Carabinieri competenti sul territorio, hanno accertato che i 7 soggetti (di cui 6 stranieri), fornendo false dichiarazioni, hanno nel tempo fraudolentemente percepito il sussidio..
50enne in arresto
Ieri pomeriggio, i Carabinieri della Stazione di Atripalda hanno tratto in arresto un 50enne del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli.
l’ordinanza scaturisce da un provvedimento di determinazione di pene concorrenti per i reati di “ricettazione” e “violazione del diritto d’autore”, commessi qualche anno fa prevalentemente nella provincia Irpina.
Dopo le formalità di rito, il 50enne è stato tradotto alla Casa Circondariale “Bellizzi” di Avellino per l’espiazione della pena residua di 7 anni e 6 mesi di reclusione.
Truffatore in manette
Nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Monteforte Irpino hanno dato esecuzione a un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva emessa dall’Autorità Giudiziaria nei confronti di un 50enne del luogo.
I fatti risalgono a qualche anno fa allorquando l’uomo si rendeva responsabile del reato di truffa.Dopo le formalità di rito, l’arrestato è stato associato presso la propria abitazione dove sconterà la pena residua di due anni di reclusione in regime di detenzione domiciliare.