Referendum del 12 giugno, ecco su cosa si vota

Redazione
Referendum del 12 giugno, ecco su cosa si vota
Referendum del 12 giugno, ecco su cosa si vota

Referendum del 12 giugno, ecco su cosa si vota. Domenica 12 Giugno gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su cinque quesiti referendari.  Tranne gli addetti ai lavori, poche persone conoscono la materia che verrà trattata nel referendum  abrogativo,. Non mancano confusione e dubbi , proprio per questo motivo vi forniremo una sorta di guida.

Cinque quesiti referendari

Innanzitutto i cinque quesiti riguardano il nostro sistema giudiziario. Ogni quesito referendario è contraddistinto da un colore per la scheda che dovremo votare.

Iniziamo con la scheda di colore rosso che indica il referendum n.1. Dl 2013 alle persone condannate per gravi reati (quali, per citare pochi esempi, mafia, terrorismo o corruzione) sono state imposte delle limitazioni, quale il divieto di candidarsi al parlamento italiano e a quello europeo, così come alle elezioni comunali, regionali e di assumere  cariche governative.

Votando sì si esprime la volontà di abrogare questi meccanismi; dunque, i politici condannati a crimini gravi saranno reintegrati negli ambiti sopra descritti; votando no si esprime invece la volontà di mantenere la condizione attuale, dunque persisteranno le limitazioni già descritte.

La scheda di colore arancione indica il referendum n.2, il cui tema riguarda la limitazione delle misure cautelari nel processo penale. In questo caso se dovesse vincere il sì verrà diminuito il numero di reati a cui sarà possibile applicare le misure cautelari.

Ad esempio chi compie reati la cui pena massima e cinque anni e chi si macchia del finanziamento illecito ai partiti non andrà in carcere prima della pena definitiva e non subirà  la confisca dei beni. .

La scheda di colore giallo indica il referendum n.3, il cui tema riguarda la divisione delle carriere tra la funzione inquirente e giudicante.  Attualmente sono concessi passaggi di carriera per un magistrato, da giudice a pubblico ministero e viceversa.

Tuttavia, alcuni ritengono che questi passaggi possano compromettere l’imparzialità del magistrato. Dunque, se dovesse vincere il sì, i magistrati sarebbero chiamati da subito a scegliere se assolvere le funzioni requirenti o giudicanti, mantenendole per l’intera carriera.

Il quesito sui magistrati

La scheda di colore grigio indica il referendum n.4, il cui tema si incentra sulla valutazione delle competenze dei magistrati. Tale valutazione è competenza del Consiglio direttivo della corte di Cassazione e dei Consigli Giudiziari, formati sia da magistrati che da membri laici (due professori universitari e un avvocato).

Ad oggi la vigilanza sulla condotta dei magistrati e la formulazione di pagelle, sono competenza dei soli membri togati; se dovesse vincere il sì anche ai membri laici sarà permesso valutare i magistrati e formulare le pagelle.

La scheda di colore verde indica infine il referendum n.5, questo quesito modificherebbe i meccanismi di candidatura all’interno del consiglio superiore della magistratura (CSM). Attualmente per la candidatura è necessario ottenere il sostegno di 25 magistrati presentatori. Se dovesse vincere il sì le candidature al CSM sarebbero libere; il fine di tale richiesta sarebbe quello di eliminare le lottizzazioni e le influenze politiche all’interno del CSM.

Come e quando si vota

Ricordiamo, infine, che si vota nella sola giornata di domenica 12 giugno. I seggi apriranno alle ore 7,00 per chiudere alle 23,00. Trattandosi di un referendum abrogativo, per essere valido necessita di ottenere la partecipazione della maggioranza del corpo elettorale.Alle urne bisogna recarsi con un documento di riconoscimento e con il certificato elettorale.

                                                                                                                                                                                                                  Antonietta Vivenzio