Rimosso Arcuri, Draghi nomina commissario il generlale Figliuolo

Redazione
Rimosso Arcuri, Draghi nomina commissario il generlale Figliuolo
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Rimosso Arcuri, Draghi nomina commissario il generlale Figliuolo. Francesco Paolo Figliuolo è nominato dal premier Mario Draghi nuovo commissario straordinario per l’emergenza Coronavirus in Italia.

Figliuolo è generale di corpo d’armata. Prenderà il posto di Domenico Arcuri, commissario uscente per l’emergenza Covid. È Francesco Paolo Figliuolo, generale di corpo d’armata, il nuovo commissario straordinario per l’emergenza coronavirus nominato da Mario Draghi al posto di Domenico Arcuri per la gestione della pandemia nel nostro Paese.

Originario di Potenza è stato Capo Ufficio Generale del Capo di Stato Maggiore della Difesa, dal 7 novembre 2018 è Comandante Logistico dell’Esercito. Ha comandato il Contingente nazionale in Afghanistan, nell’ambito dell’operazione ISAF e Comandante delle Forze NATO in Kosovo tra il 2014 e il 2015.

Nella sua carriera gli sono riconosciute numerose onorificenze, tra cui quella di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia. Draghi e il governo rivolgono il loro ringraziamento allo stesso Arcuri per “l’impegno e lo spirito di dedizione con cui ha svolto il compito a lui affidato in un momento di particolare emergenza per il Paese”.

Lo strascico giudiziario lasciato da Arcuri

Un “comitato d’affari”, un “sodalizio” composto da “freelance improvvisati desiderosi di speculare sull’epidemia” e “capace di interloquire e di condizionare le scelte della Pubblica amministrazione”. A tutti i livelli.

Chi ne ha fatto parte ha ottenuto provvigioni “indebite” per oltre 77 milioni di euro, grazie a quello che la Procura di Roma definisce “un certo ascendente” nei confronti della struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri.

L’affare delle 801 milioni di mascherine che a marzo 2020, nel pieno della prima ondata di contagi da Covid-19, lo Stato italiano ha acquistato dalla Cina al prezzo di 1,2 miliardi di euro, ha prodotto “un’annata straordinaria”.

Come loro stessi hanno definito l’anno 2020, per questo “comparto privato”, oggi sotto inchiesta da parte dei magistrati di piazzale Clodio per i reati, a vario titolo, di traffico di influenze illecite, ricettazione, riciclaggio e auto-riciclaggio.

Commissioni pagate dai fornitori cinesi ma, sospettano gli inquirenti, di fatto “retribuite dal Governo italiano” grazie al “ricarico” effettuato sul prezzo. Fra gli indagati ci sono l’ex giornalista Rai, Mario Benotti, la sua compagna Daniela Guarnieri, Andrea Tommasi, Daniele Guidi e il trader ecuadoriano Jorge Solis. Oltre a Antonella Appulo, ex segretaria al Mit.

L’ex giornalista “faccendiere” e la sua rete

Al centro dell’inchiesta c’è Mario Benotti. Giornalista Rai in aspettativa, professore universitario, saggista. Soprattutto, uomo dagli importanti agganci politici. Già consulente dell’ex sottosegretario Sandro Gozi e del ministero delle Infrastrutture guidato da Graziano Delrio (dove fra l’altro conosce Appulo).