Rissa in piazza, muore 36enne

Redazione
Rissa in piazza, muore 36enne
70enne perseguitava la vicina

Rissa in piazza, muore 36enne. Giallo nella tarda serata di ieri a Cesa, comune in provincia di Caserta. Un uomo di 36 anni è deceduto al termine di una lite in circostanze ancora da chiarire.

Rissa tra due gruppi

Due gruppi si sono fronteggiati poco prima delle 23 in piazzetta De Giorgi davanti ad un bar che aveva però già chiuso. Secondo alcuni testimoni c’è stata una violenta colluttazione con tanto di calci, pugni ed altri colpi proibiti. Ad un certo punto uno dei presenti si è accasciato come se fosse stato colpito da malore.

Solo a quel punto la violenza si è fermata ma per il giovane era troppo tardi: i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatare l’avvenuto decesso sul quale stanno indagando i militari del reparto territoriale di Aversa.

Incidente stradale: muore campione di handbike

È morto ieri a Verona, per le conseguenze di un grave incidente stradale, il campione di handbike Andrea Conti, vincitore di tre edizioni del Giro d’Italia nel 2015, 2016 e 2019.

Conti, 51 anni, mentre si stava allenando lungo la provinciale Bosco Chiesanuova-Cerro Veronese in vista dell’ultima prova della corsa rosa ad Assisi, si era scontrato frontalmente con un’auto che viaggiava sulla corsia opposta.

Ed era stato traportato con somma urgenza in gravi condizioni all’ospedale di Borgo Trento, dove ieri è, poi, deceduto. Una dinamica che ricorda l’incidente che ha visto coinvolto  Alex Zanardi.

Noto anche come il “ciclista-poeta” (nelle occasioni pubbliche in cui era invitato leggeva sempre alcuni dei suoi versi composti in dialetto veronese), Conti si era speso molto negli incontri con le scolaresche per promuovere la sicurezza stradale.

Era di cerro Veronese

Era di Cerro Veronese, compaesano di Damiano Cunego, e a 18 anni era rimasto vittima sulla stessa strada che gli è costata la vita di un incidente che gli aveva causato una lesione cervicale, restando tetraplegico.

Nel 2002 si era avvicinato allo sport e al ciclismo, utilizzando le braccia e solo parzialmente le mani. Per spingere l’handbike aveva bisogno di protesi speciali.

Gareggiava per il Gsc Giambenini. Subito dopo l’incidente, il 24 settembre scorso, sulla pagina Facebook del Giro Handbike era comparso un messaggio di sostegno per Conti.

“Non riusciamo nemmeno a pensarla una finalissima senza di lui. Andrea è il sole della nostra manifestazione, quel sorriso che non può mancare è parte integrante della grande famiglia del Giro Handbike.

Forza Andrea, ti aspettiamo prestissimo a braccia aperte per cantare ancora una volta tutti insieme. Questa finalissima è dedicata a te”. Purtroppo Andrea Conti non ce l’ha fatta e non potrà più intonare canzoni con gli amici della famiglia del Giro Handbike.