Roccabascerana Progetto futuro chiede lo screening di massa dei cittadini

23 Marzo 2021

Roccabascerana Progetto futuro chiede lo screening di massa dei cittadini

Roccabascerana Progetto futuro chiede lo screening di massa dei cittadini. Nelle ultime settimane a Roccabascerana c’è stato un aumento graduale di contagi, che ha costretto la popolazione a barricarsi in casa tale da veder annullata, in un primo momento, la celebrazione della messa domenicale.

Screening di massa

Noi del gruppo consiliare “Roccabascerana Progetto Futuro”, sin dai primi giorni ci siamo attivati chiedendo al Sindaco di porre in essere uno screening di massa, al fine di tenere monitorata la situazione, onde evitare di il degenerare dei contagi.

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Uno screening della popolazione avrebbe permesso non solo di tenere sotto controllo l’andamento del contagio, ma anche di vivere la crisi in corso con una maggiore serenità, sia da parte dei privati cittadini sia per tutelare in qualche modo le attività presenti sul territorio, che, come al solito, sono sempre le prime a rimetterci.

L’amministrazione non sembra avere a cuore la salute e l’incolumità dei cittadini, che in questo momento si sentono disorientati e impauriti. Auguriamo pronta guarigione ai contagiati, nella speranza di uscirne fuori quanto prima e di poter vivere, sempre nel rispetto delle regole, una Pasqua più serena rispetto a quest’ultimo periodo.

Mattinata da dimenticare

Mattinata da dimenticare sul fronte del covid- 19 in provincia di Avellino. Purtroppo l’azienda ospedaliera Moscati ha comunicato anche un quarto decesso avvenuto sempre questa mattina. Si tratta di un 75enne di Montoro, che si trovava ricoverato dallo scorso 19 marzo.

Semore questa mattina, hanno perso la vita, nella terapia subintensiva del Covid Hospital dell’Azienda Moscati, 3 pazienti. Lo rende noto la stessa azienda ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino.

I tre decessi

A perdere la vita una paziente di 85 anni di Montemiletto (Av), ricoverata dal 18 marzo, una paziente di 84 anni di Mercogliano (Av), ricoverata dal 26 febbraio, e un paziente di 68 anni di Gragnano (Na), ricoverato dal 19 marzo.

Verrà trasferito questa mattina, dall’Unità operativa di Anestesia e Rianimazione all’Unità operativa di Medicina Interna della Città ospedaliera, un paziente di 68 anni di Avella (Av). L’uomo arrivava  in gravi condizioni al Pronto soccorso dell’Azienda Moscati lo scorso 12 gennaio.

Risultato positivo al tampone molecolare, era stato intubato e ricoverato in terapia intensiva. Il 27 febbraio, essendo risultato negativo a due tamponi naso-faringei, era stato trasferito nella Rianimazione no-Covid, dove è stato successivamente estubato.

Nelle aree Covid dell’Azienda ospedaliera Moscati risultano ricoverati 80 pazienti: 9 in terapia intensiva, 31 nelle aree verde e gialla del Covid Hospital, 9 nell’Unità operativa di Medicina d’Urgenza, 13 nell’Unità operativa di Malattie Infettive, 7 nell’Unità operativa di Geriatria e 11 nel plesso ospedaliero di Solofra.

Nonostante tutti questi morti c’è chi continua a trasgredire le regole.A quanto pare, L’ordinanza del sindaco Renato Natale purtroppo non risulta sufficienti . Gli irriducibili dello struscio domenicale, dell’aperitivo a tutti i costi e del caffè al bar con gli amici hanno dato il loro pessimo contributo anche in questo fine settimana a Casal di Principe

Questa volta  ad attenderli, però, hanno trovato i carabinieri della Compagnia di Casal di Principe che hanno elevato diverse multe.

Clienti seduti a tavolino

Con la conseguenza che hanno chiuso du e bar chiusi in città per cinque giorni, uno nella zona di via Circumvallazione, l’altro a poca distanza dalla caserma di via Vaticale. In uno dei due casi, addirittura, i carabinieri hanno trovato i clienti seduti a tavolino.

Multati ovviamente anche i clienti, così come decine di giovani e meno giovani sorpresi a intrattenersi senza motivo sulle strade cittadine creando pericolosi assembramenti. Circa 60 le sanzioni erogate in due giorni per quanti sono stati sorpresi a violare il Dpcm e le regole della zona rossa.

La sityazione in Campania

Sono 1.313 i nuovi casi di Coronavirus che si sono registrati in Campania nelle ultime 24 ore, a fronte di 10.671 tamponi analizzati (a cui si aggiungono anche 559 tamponi antigenici).

Il tasso di positività, vale a dire il rapporto tra tamponi positivi su quelli analizzati, si attesta dunque sopra il 10%. Questi i dati contenuti nel bollettino odierno sulla pandemia in Campania diramato dall’Unità di Crisi della Protezione Civile regionale.

Nelle ultime 24 ore, in Campania, si registrano purtroppo anche 43 nuovi decessi (22 deceduti nelle ultime 48 ore, 21 deceduti in precedenza ma registrati ieri; 4.940 in totale). Mentre si registra per fortuna una impennata per quanto riguarda le persone guarite, che nelle ultime 24 ore sono state 2.617 (in totale 216.036 dall’inizio della pandemia).

Per quanto riguarda la situazione dei ricoveri negli ospedali campani, nelle ultime 24 ore diminuiscono i ricoveri nei reparti di terapia intensiva. Che fanno registrare un – 2 rispetto a ieri (in totale 171).

Mentre aumentano i ricoveri nei reparti di degenza ordinaria Covid, che fanno registrare invece un + 7 (in totale 1.620). Ecco di seguito riportata la situazione sullo stato di occupazione dei posti letto nei reparti di terapia intensiva e in quelli di degenza ordinaria Covid negli ospedali della Campania.

  • Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
  • Letto di terapia intensiva occupati: 171
  • Posti letto di degenza disponibili: 3.160 (posti letto Covid e offerta privata)
  • Letto di degenza occupati: 1.620
Coronavirus Campania: a Napoli 80 vigili su 180 non si vaccinano

Fuga dalle vaccinazioni anti-Covid19 tra gli agenti della Polizia Municipale di Napoli. “Ieri – racconta il Comandante dei caschi bianchi, Ciro Esposito, a Fanpage.it – ci hanno segnalato che su 180 convocati, circa un centinaio non si è presentato al centro vaccinale. Stiamo facendo delle verifiche perché alcuni sono stati chiamati dalle loro Asl”.

Il generale Esposito, poi, lancia un appello

“Io mi sono vaccinato già con AstraZeneca e a maggio farò il richiamo con la seconda iniezione. Le vaccinazioni sono facoltative, ma invito anche altri a fare la vaccinazione, in modo da ridurre le possibilità di contagio”.

Da sabato, infatti, è attivato un secondo centro vaccinale a Napoli alla Stazione Marittima, in piazza Municipio. Con 10 box che hanno una capacità massima di 1.800 vaccinazioni al giorno. Si aggiungono al Vaccine Center già attivo da gennaio alla Mostra d’Oltremare.

Nei prossimi giorni saranno attivati l’hub vaccinale della Fagianeria nel Bosco di Capodimonte che disporrà di 7 box vaccinali, per una capacità massima di 1.300 vaccinazioni al giorno. Ciascuno sarà dotato di medico e infermiere. Si entrerà da Porta Miano dove c’è il parcheggio esterno.

La navetta peri vaccinati

Una navetta consentirà di raggiungere la Fagianeria, edificio storico, che era stato completamente ristrutturato e per il quale si stava immaginando, prima del Covid, un futuro di ristorazione. Ora è dedicata ai vaccini mentre tutto il bosco è chiuso, come il Museo di Capodimonte, in zona rossa.

Previsti biglietti scontati per chi si vaccinerà alla riapertura. A questo hub faranno riferimento oltre a Capodimonte anche i quartieri di Miano, Scampia e Secondigliano. Quindi, il centro vaccinale del Museo Madre, già pronto, abbraccerà invece la platea del centro storico.

L’hub si trova nel primo salone all’ingresso ed è dotato di 4 box per un massimo di 700 vaccinati al giorno. L’accesso ai box sarà costellato dalle foto dei maestri Mimmo Jodice, Luciano Romano e Sergio Fermariello. Il Museo attualmente è chiuso a causa della zona rossa. Previsti biglietti scontati alla riapertura per chi si va

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