Roccabascerana: Il tempo è scaduto, adesso basta, sindaco dimettiti!
Se si potesse descrivere l’operato della nostra amministrazione con una citazione sarebbe sicuramente la seguente: “Se vogliamo che tutto rimanga com’è, bisogna che tutto cambi.”
Con “amministrazione” chiaramente intendo parlare della maggioranza, perché si sa che chi come me, consigliere di minoranza, ben poco può fare, se non spronare.
Ad un anno e mezzo dall’ultima tornata elettorale, il comune di Roccabascerana sembra essersi fermato, cristallizzato nel tempo che fu. Tutto è rimasto com’era e di miglioramenti non se ne vedono neanche a pagarli.
Un anno e mezzo è un tempo considerevole per avere il quadro della situazione e attuare almeno i primi progetti, per dare avvio a quelle manovre di cambiamento tanto inneggiate e sponsorizzate durante la campagna elettorale. Giocare per l’ennesima volta la carta del “dissesto finanziario” (che è un vero e proprio jolly ormai) appare un po’ scontato e dove non è utile, risulta addirittura dannoso. Che il comune fosse in dissesto non era certo un segreto e chi ha deciso di chiedere fiducia ai cittadini era a conoscenza della situazione gravosa a cui andava in contro. Chi ha dato il proprio appoggio lo ha fatto sperando proprio in una rinascita, in un cambiamento, sicuramente lento, ma concreto. Restare fermi a leccarsi le ferite non è certamente l’atteggiamento opportuno, maturo e consono sia in genere che ancor di più per un amministratore. Bisogna reagire! Non si possono buttare altri tre anni e mezzo così, nell’inerzia e nell’apatia.
Non possiamo, ma soprattutto non dobbiamo, perché il nostro paese non lo merita.
Forse però nel delineare tale quadro ho avuto una dimenticanza. In effetti dire che la nostra attuale amministrazione non ha fatto nulla in assoluto è una bugia, non rende onore al vero.
Vanno riconosciute infatti bravura, dimestichezza e passione per l’organizzazione di eventi e di passerelle in genere. Sarà forse che il loro obiettivo era quello di aprire un’agenzia di eventi e non sapevano che per farlo non bisogna diventare prima amministratori?!
Al primo consiglio comunale diedi quello che secondo me era un consiglio che andava seguito. Lo rinnovo, non si sa mai che questa sia la volta buona: “Sindaco, dimettiti!”.
Nell’attesa che qualcosa cambi, auguro ai miei concittadini un sereno 2018.
Amabile Caporaso