Rotondi: approvata variazione di bilancio, respinta la richiesta di rinvio di Terramia
Rotondi. Il Consiglio di fine luglio ha approvato (voti a favore della maggioranza) la variazione di bilancio. Respinta la richiesta di Terramia (vicina al Parere dell’Organo di Revisione) di stralciare il punto all’ordine del giorno e analizzare prima la legittimità dei debiti fuori bilancio, consentendo al Consiglio un voto più consapevole.
La scelta della maggioranza si spiega certo con la urgenza oramai crescente di parare tutta una serie di rischi finanziari per l’Ente che vanno crescendo di intensità. Se la scelta è un azzardo o meno lo diranno i fatti in futuro, ma il dato politico è la conclamata accresciuta criticità della situazione finanziaria che richiederà costi crescenti ai cittadini anche per la carente volontà politica dell’Ente di efficientare la spesa pubblica.
Terramia ha ribadito che non si arriva per caso a questo punto e che le responsabilità sono sostanzialmente interne alla Amministrazione (non esiste il fato finanziario). Nel bilancio di previsione approvato due mesi fa, la maggioranza assicurava la sussistenza degli equilibri. Il Consiglio del 31 luglio, due mesi dopo, ha preso atto che gli equilibri non c’erano più e andavano ripristinati nel modo più banale: con un aumento di tasse per oltre 160mila euro (niente tagli alle spese).
Dunque la maggioranza ha smentito sé stessa smentendo quello che è il documento fondamentale di programmazione comunale: il bilancio di previsione votato il 14 maggio scorso che garantiva conti in ordine e aumento moderato delle tasse locali (57mila euri) nel 2020.
La norma prevede però occasioni in cui fare “un tagliando” al bilancio, proprio per aggiornare le entrate a fronte di spese impreviste per eventi che sono capitati DOPO l’approvazione del bilancio. Quindi, si potrebbe dire: qual è il punto se legittimamente la maggioranza (del 90% degli elettori) ha deliberato retroattivamente un aumento già dal 2019 (non più dal 2020) del prelievo fiscale locale per 160mila euri (invece di 57mila)?
La risposta l’abbiamo cercata in consiglio, ma senza esito.
Infatti, la maggioranza sosteneva che andavano ripristinati gli equilibri (saltati o forse mai conseguiti) di bilancio a fronte di debiti e spese legali associati a vicende antiche (antichissime, anzi “strutturali”).
Allora abbiamo chiesto perché non si sia proceduto già in sede di bilancio di previsione, due mesi fa. Se antiche e “strutturali”, le vicende dovevano essere già note (debiti inclusi), almeno agli amministratori di maggioranza presenti da lustri (o decenni) in Consiglio. Ebbene, risposte la maggioranza non ne ha saputo (o voluto) fornire.
Questo conferma ancora una volta le nostre considerazioni in ordine alla affidabilità dei bilanci di questi anni (e a venire). E conferma tante altre cose, tra cui il carattere inutile e dannoso della spesa (soldi dei cittadini, come in tanti altri casi) per un consulente che nel 2018 fu ingaggiato per fare l’ormai famigerato “bilancio di verità”, la cui qualità è misurata dalla mole di smentite che ha subito.
Siccome i bilanci sono un buon indicatore della qualità della vita anche futura di una comunità, Terramia, in quanto minoranza, continuerà l’azione insistita e approfondita avviata a inizio legislatura perché i conti pubblici siano finalmente trasparenti e affidabili. Anche per questo riteniamo importante comprendere bene la vicenda del Comune di Paolisi che la Amministrazione Maietta appena insediata ha dovuto constatare essere in dissesto finanziario.
A margine dobbiamo dare doverosamente una rettifica, nel rispetto della verità e dei lettori. Nel comunicato del 31 luglio (“la stangata è servita…”), riferendoci ad un Atto dell’ufficio Affari Generali (prot. n. 0004194 del 18.07.2019), abbiamo usato la formula “liquidazioni di parcelle professionali anch’esse non coperte da impegno di spesa …”. L’Ufficio Affari Generali ci ha indirizzato una Nota di doglianza in cui precisa che: “… questo ufficio non ha mai scritto ed affermato che sono state liquidate parcelle senza una corretta copertura finanziaria o di impegno spesa… (ma che, ndr) … occorre procedere a liquidazioni di parcelle professionali non coperte da impegno spesa…”.
Terramia da volentieri atto al Responsabile Affari Generali della correttezza della sua doglianza sul punto specifico e si scusa per l’inesattezza. Riteniamo giusto pretendere prima da noi stessi ciò che chiediamo altrove in termini trasparenza e corretta informazione.
Terramia