Rotondi capitale dell’arte contemporanea

Il Caudino
Rotondi capitale dell’arte contemporanea

Le loro opere sono esposte in tutto il mondo. Sono artisti noti e rispettati e rappresentano, anche se in modo diverso, dei punti fondamentali per l’arte contemporanea. Pochi sanno, però, che sono tutti di Rotondi o, in due casi, hanno deciso di trasferirsi e creare nel piccolo centro caudino. E così, per una misteriosa ma anche fortunata coincidenza, i loro laboratori si trovano tutti, non solo nello stesso paese, ma addirittura nella stessa strada.
Si chiama via Varco ed un tempo era in aperta campagna. Ora ospita diverse abitazioni ed anche gli antri creativi di Eugenio Giliberti, Luigi Mainolfi VIII, Umberto Manzo, Perino & Vele ed i fratelli Perone.
I loro nomi sono stati riportati, rigorosamente, in ordine alfabetico. Luigi Mainolfi VIII, Perino & Vele ed i fratelli Perone sono rotondesi puro sangue. Eugenio Giliberti, invece, è arrivato nel piccolo centro per andare a vivere e creare in una masseria di proprietà della sua famiglia. Dopo poco lo ha raggiunto Umberto Manzo. E così via Varco è diventata un luogo unico al mondo per l’arte contemporanea. La definizione è di Andres Neumann che è rimasto affascinato da questo genius loci. Una fascinazione che sabato 24 maggio potranno vivere in tanti. Tutti questi artisti, infatti, quel giorno apriranno i loro laboratori al pubblico. Si tratta di un progetto che è stato finanziato dalla regione Campania e che prende il nome di Irpinia Contemporanea.
Non solo apriranno le loro sedi, ma tutti gli artisti stanno realizzando un’opera che sarà presentata in anteprima assoluta. Sarà l’occasione per la Valle Caudina di conoscere un vero e proprio tesoro, rappresentato dalle straordinarie capacità artistiche di queste persone. Una risorsa che doveva essere, assolutamente, valorizzata. C’è da dire che questo appuntamento è atteso dagli appassionati di arte contemporanea. E sicuramente arriveranno nel piccolo centro persone provenienti da tutta Italia. Vedere dove gli artisti creano le loro opere,  chiedere come avviene il processo di realizzazione è una attrattiva in più per gli appassionati. Le visite proseguiranno anche nei giorni successivi e si attendono tanti visitatori. Ci si augura che anche molti caudini si rechino a via Varco per respirare la magia di questo posto. (foto: opera di Perino&Vele esposta durante il Festival della Valle d’Itria a Martina Franca)

Peppino Vaccariello