Rotondi e Cervinara: uniti dalla fede mariana
San Gennaro è il patrono di Cervinara, San Michele Arcangelo quello di Rotondi ma la fede e la pietà popolare hanno stabilito altro ed hanno incoronato regine di questi rispettivi paesi, Maria Santissima Addolorata e Maria Santissima della Stella. Per una curiosa coincidenza, da qui a Pasqua, le due statue saranno portate in processione. La prima si svolge a Cervinara il venerdì di Passione, ossia, quello precedente la Domenica delle Palme.
L’Addolorata è conservata nell’Abbazia di San Gennaro a Cervinara. Si tratta della chiesa che è anche santuario mariano diocesano e, per antico lignaggio, la più importante del centro caudino.
La statua risale alla seconda metà del 1600 e fa parte del ciclo delle “Desolate” che durante la dominazione spagnola riempirono le chiese del nostro meridione. La processione principale si svolge la prima domenica di settembre. Quella del Venerdi di Passione si svolge in forma ridotta ed interessa solo la frazione di Ferrari. La statua esce senza corona in segno di lutto per la prossima morte di Gesù. Nonostante interessi solo Ferrari, alla processione prende parte tutto il paese e le scuole chiudono prima proprio per permettere la partecipazione di tutti.
Quest’anno l’abate Alfonso Lapati ha invitato monsignor Pompilio Cristino, vicario dell’Arcidiocesi di Benevento a celebrare la Santa messa che precede la processione.
È in forma solenne, invece, la processione che si svolge la domenica di Pasqua a Rotondi, in onore della Madonna della Stella. Si tratta di una manifestazione molto particolare perché ricorda il tentato furto della statua attuato dai cittadini di Avella.
Maria Santissima della Stella, infatti, è conservata in un santuario incastonato nei monti del Partenio. I rotondesi scongiurarono il furto e misero in fuga i ladri a suon di archibugi. E così, la domenica di Pasqua, la discesa della statua viene salutata proprio dagli spari di antichi archibugi, conservati gelosamente dai fucilieri della Stella. L’attuale statua è stata regalata alla comunità di Rotondi da Papa Orsini, all’epoca arcivescovo di Benevento. Arrivò in paese ad Agosto del 1703. Da qui la seconda grande processione che si svolge il giorno di Ferragosto.
La vecchia statua risale al settimo secolo prima di Cristo ed è gelosamente custodita da monsignor Angelo Gallo.
Peppino Vaccariello