Rotondi: il comune non paga, il MEF chiede un commissario ad acta
Rotondi. A metà aprile, accogliendo l’istanza di una impresa creditrice, il Ministero dell’Economia e Finanze ha scritto al Comune di Rotondi, chiedendo un nominativo per la nomina a commissario ad acta che dovrà certificare il credito dell’Impresa.
Il Comune “non ha , entro 30 giorni dalla data di ricezione dell’istanza, provveduto al rilascio della certificazione o alla rilevazione dell’insussistenza o inesigibilità, anche parziale, del credito sulla specifica piattaforma online del MEF”.
Il fatto, da non esagerare, è però sintomatico della difficoltà organizzativa dell’Ente, una difficoltà che è ascrivibile interamente alla responsabilità della maggioranza di governo che tardivamente ha affrontato in particolare la grave situazione di insufficiente presidio degli uffici.
Di recente è stato anche rettificato un avviso di mobilità volontaria: l’errore materiale indicava una figura per l’area finanziaria (“Istruttore Direttivo Cat. D – Area Economica –Gestione Finanziaria e Tributi) invece che per l’Area Tecnica (Istruttore Direttivo Cat. D – Area Tecnica).
E’ la conferma della difficoltà con cui si procede verso un assetto organizzativo che si spera più funzionale a dare efficienza alla amministrazione tutta.
Del tutto incomprensibile è infine la mancata distribuzione delle deleghe assessorili: dopo il rimpasto di inizio anno, i nuovi assessori sono rimasti senza deleghe e, al contrario di quel che la trasparenza esige, nessuna spiegazione è stata data ai cittadini. A pensar male si potrebbe dire che manca un accordo interno alla maggioranza. Le ragioni francamente non riteniamo siano di grande rilevanza, ma le conseguenze purtroppo lo sono e per questo sollecitiamo il Sindaco a fare chiarezza e ad assegnare le deleghe agli assessori.
terramia