Rotondi: il sindaco chiude le scuole sino a mercoledì

Redazione
Rotondi: il sindaco chiude le scuole sino a mercoledì
La Provincia di Avellino contro il dimensionamento scolastico

Rotondi: il sindaco chiude le scuole sino a mercoledì. L’Asl non lo ha risposto ancora. Ha atteso sino ad ora che arrivasse la relazione epidemiologica, ma, probabilmente, si registra qualche inghippo. Il sindaco di Rotondi, però, anche senza il parere dall’Azienda Sanitaria Locale ritiene che le scuole debbano continuare in didattica a distanza.

20 bambini positivi

Un parere che aveva già espresso nella serata di ieri. E, vale sia come primo cittadino che come medico, in forza al fatto che si registrano ancora 20 bambini positivi a Rotondi. Il ritorno delle lezioni in presenza, secondo, Russo, potrebbe scatenare qualche focolaio.

Così ha deciso di mantenere tutte le scuole di ogni ordine e grado in didattica a distanza sino a mercoledì 20 maggio. In questo lasso di tempo si augura di poter avere la relazione dell’Asl. Intanto, però, la decisione viene presa in base a numeri reali.

Domani, quindi, tutte le scuole di Rotondi continueranno la didattica a distanza. Lo stesso Russo si augura che, almeno la prossima settimana, ci possa essere un saluto tra i ragazzi e gli insegnanti. Ma prima di tutto viene la salute.

Due positivi a Cervinara e tre a Rotondi

Purtroppo, in queti due comuni caudini il covid- 19 non si arresta. Cervinara raggiunge quota 43 contagiati, ma oggi, con la morte di Francesco Falco a 74 anni, si allunga anche il numero delle vittime.

Mentre, il sindaco di Rotondi Antonio Russo vorrebbe tenere le scuole chiuse anche la prossima settimana  perché, nel piccolo centro si contano ancora venti bimbi positivi. Una riapertura potrebbe essere molto pericolosa e la vuole evitare.

Cervinara: Franco e Rosetta, l’amore oltre la morte

Rosetta, i figli, Antonio, Concetta,  Fabiola, la nipotina  Michela, i generi Diego Magnotta, Marco Pirozzi , il Napoli ed i funghi. Franco Falco aveva queste passioni. Un legame indissolubile lo stringeva alla moglie Rosetta, un amore lungo tutta una vita che si proietta per l’eternità.

La promessa di non lasciarsi mai

Si erano conosciuti ragazzini e si erano promessi di non lasciarsi mai. Avevano giurato, in silenzio, che niente e nessuno li avrebbe potuti mai separare, neanche la morte.  Giuramento mantenuto. Rosetta si è spenta due mesi fa e Franco l’ha raggiunta oggi.

Lo ha portato via il terribile covid- 19, ma, forse, proprio il giorno della morte della moglie, qualcosa in lui si era spento.

Aveva perso quel suo sorriso gioviale e quel carattere giocoso che riusciva sempre a conquistare tutti. Proprio quel giorno, forse, aveva iniziato l’ultimo, lungo viaggio per raggiungere l’unico amore della sua vita.

Il “ Paolisano” così lo conoscevano a Cervinara, in omaggio al suo paese di origine, Paolisi, che aveva lasciato per amore della moglie, era anche una figura tipica di piazza Trescine. Tifosissimo del Napoli, animava per ore vibranti discussioni tra supporters di squadre rivali.

E, se spesso, a causa del Napoli doveva soccombere e soffrire, la rivincita se la prendeva durante il periodo della raccolta dei funghi. In pochi gli riuscivano a tenere testa perché conosceva ogni anfratto delle nostre montagne.

Addirittura qualcuna tentava anche di seguirlo per carpirgli qualche segreto, ma sapeva sempre come seminare i curiosi.

Una vita dedicata alla famgilia

Al di là di questi innocenti svaghi, lui e la moglie hanno dedicato tutta la vita alla famiglia. I figli Antonio, Concetta e Fabiola rappresentavano il loro orgoglio e facevano l’impossibile per accontentarli, mille sacrifici per far mancare niente.

E accoglievano nella loro casa anche gli amici dei figli. Sempre con il sorriso ed una giovialità unica. Proprio i figli, in queste ore devono sopportare il dolore più grande perché non hanno neanche potuto tenere la mano al loro papà nell’ora fatale.

Ma ora Franco è di nuovo con la sua Rosetta. La moglie, all’inizio, lo prenderà un po’ in giro. Poi gli darà la mano ed insieme veglieranno sui loro cari.