Rotondi, Terra Mia: Nel bilancio c’è un buco da 585mila euro
Riceviamo e pubblichiamo dal Gruppo Terra Mia di Rotondi.
Consiglio di fine anno con gran finale: 585mila euro di disavanzo da ripianare!
Il Consiglio convocato per sabato mattina 28 dicembre è l’ultimo di un anno che passerà – e per molti versi è già passato – alla storia della comunità rotondese.
Il bilancio di previsione approvato in maggio ha subito un numero di variazioni mai visto in precedenza con i nodi dei conti inaffidabili che son venuti in abbondanza al pettine amministrativo e temporale. Abbiamo parlato di giochi contabili e un esempio per tutti sono i 17mila euro da sanzioni codice della strada che per anni hanno fatto bella mostra nelle Entrate, dando sempre zero (zero!) a rendiconto.
E poi la gestione dissennata (o meglio la non gestione) delle entrate tributarie locali, di cui non si riesce ad avere informazioni chiare e complete (se non ricorrendo a “formule” che non dovrebbero intervenire in uno PA improntata a leale collaborazione).
Ovvia conseguenza è l’aumento delle tasse locali, già da quest’anno, per almeno 160 mila euro all’anno; e poi ancora il mantenimento su livelli inaccettabili dei costi dei servizi (che invece altri comuni hanno ridotto), in rapporto alla qualità che scende (tra tutti citiamo fognature, viabilità, servizio scolastico: peggio di così sarà difficile andare e col nuovo anno qualcosa dovrà per forza cambiare). Capitolo a parte i Lavori Pubblici la cui qualità è dimostrata dalla piazza bucherellata alla ricerca delle tubazioni per far passare la fibra ottica o dalla scuola che da anni la comunità scolastica deve sorbirsi in forma di cantiere e dalla strada per il Santuario oramai più spesso chiusa che aperta e…
E arriviamo al termine del 2019, con il gran finale che ci sarà il 28 dicembre mattina e che un autore ispirato potrebbe raccontare con le sfumature e i colori dello spettacolo dei botti di fine anno. Spettacolo che la scanzonata compagine governativa offre alla cittadinanza con assoluta disinvoltura e convinzione di aver ben operato.
Il gran botto di fine anno è assicurato dal provvedimento di “ripiano della quota del disavanzo di amministrazione di € 583.560,23, risultante dal Rendiconto della gestione dell’esercizio 2018“.
Tradotto: la gestione del 2018 – quella dell’ormai famoso “bilancio di verità” proclamato nel lontano aprile 2018 a seggi unificati dal capo dell’amministrazione – è andata male, mettete mano al portafogli.
Et voilà! Le quote sono distribuite sul triennio: 57mila per il 2019, 260mila per il 2020 e 270mila per il 2021.
Sulle cause la proposta di delibera di consiglio è laconica e minimalistica: “Accertato che le cause che hanno determinato il disavanzo di amministrazione sono da individuare in: cancellazione dei residui attivi degli introiti dovuti dall’Alto calore S.P.A. determinatasi a seguito della approvazione di un atto
transattivo che ha definito la posizione debitoria e creditoria;”.
Che avete capito? Niente … ! Non si capisce niente se non portiamo il tecnicismo ad un livello di comunicazione pensato per i cittadini!
E’ l’arduo compito che Terramia dovrà svolgere in Consiglio. Capire quei soldi in disavanzo dove sono finiti.
Così come è da capire (ci portiamo avanti con il lavoro per il 2020) il debito con Irpiniambiente per mezzo milione oltre e dovremo scoprire che fine hanno fatto i danari della “219” solo in parte disvelati un anno fa e ancora tenuti in cassetta da una Commissione che c’è ma non si vede.
Infine, andate a guardare i lavori per bloccare la vergogna dello sversamento dei liquami fognari nei nostri corsi d’acqua: rotonda “parco Mastantuoni”. Non ci sarebbero mai stati (i lavori) se non ci fosse stato un nuovo approccio da parte dei cittadini (il10% …buona base di partenza) che ci hanno dato il compito nel 2016 di rappresentarne le istanze nelle Istituzioni comunali.
Auguri di buon anno nuovo!
Gruppo consiliare Terramia