Rotondi: Verità e dignità e non …..
Riceviamo e pubblichiamo
“L’ex sindaco, nonché ex amico, come dice lui stesso, Antonio Russo, nel comunicato del 5 marzo u.s. e in una intervista televisiva, ribadisce che il sottoscritto Bartolomeo Esposito poteva, in seguito al consenso popolare del 2013, ambire all’incarico di Vice Sindaco e che non ci sarebbe stato nulla di strano ma, a suo dire, non si sono create le condizioni perché vi è stata una conflittualità che non è stata solo politica ma personale. Caro Antonio tu sei caduto, no per l’incarico ma proprio per la conflittualità che hai creato e che non hai saputo gestire. Non piagnucolare e affronta le persone, era questo che avresti dovuto fare in questi due anni e mezzo, o forse ti conveniva andare avanti così, mettendo uno contro l’altro?
Perché conflittualità. Io ribadisco, a tal proposito, così come evidenziato nel manifesto pubblico del 28 febbraio, che sono un uomo onesto e che fa politica non per interessi personali, anzi prima del proprio interesse ho sempre anteposto l’interesse di qualsivoglia cittadino del mio paese al mio.
Probabilmente i miei cari colleghi di maggioranza volevano che approvassi ogni loro scelta e invasioni di deleghe, mettendo a rischio anche la mia correttezza e i miei principi. Ribadisco, io faccio gli interessi della collettività e non del singolo. Ho due figli a casa, e non uno, ai quali ho insegnato che l’onestà viene prima di tutto. Forse volevamo, che oltre i quattro anni di indagato per un divieto di sosta, creare le condizioni per il resto? Una delle tante spine?
Ho una dignità e un Lavoro da difendere e tutelare. Ognuno di noi ha una soglia del legale diversa, ma permettetemi che visto il lavoro che svolgo conosco bene ciò che è legale e ciò che non lo è. Mi rattrista molto dover evidenziare che mi sono dovuto guardare le spalle, e in particolare in alcune occasioni, quando ero ricoverato e a mio nome si voleva far passare per lecito qualcosa che forse non lo era, perché non lo hanno approvato in mia assenza, come tante altre cose? Mi hanno fatto sentire male tanto che un impiegato del comune mi ha dovuto portare in P. S.
La documentazione, una delle tante, è in mio possesso e in futuri comizi può sempre essere mostrata, anche se non fossi candidato. Sicuramente sono stato una spina nel fianco, o come si è detto una palla ala piede, ma io dal palco ho detto ai cittadini che avrei tutelato con la mia professionalità l’interesse di tutti e non sarei stato di parte. Permettete che la legalità fa parte del mio DNA da oltre quarant’anni, per il mio lavoro e pe le mie origini.
Ribadisco pubblicamente che se fossi stato a conoscenza di un documento che Mario Barbato, ha fatto vedere, solo ad agosto 2013, a me e a Tonino Campanile, non mi sarei mai, e ribadisco mai, candidato con te Antonio, perché io non ho velleità di incarichi comunali, ma i sotterfugi e le bugiarderie, fatti alle mie spalle, non mi sono mai piaciuti, mi aspettavo trasparenza. Bartolomeo Esposito“