San Martino: domani le esequie di Carlo Clemente, proclamato il lutto cittadino
San Martino: domani le esequie di Carlo Clemente, proclamato il lutto cittadino. L’anno per San Martino Valle Caudina si chiude con una spada nel cuore. Domani, sabato 31 dicembre, l’ultimo giorno di questo 2022, alle ore 11,00 si celebreranno le esequie di Carlo Clemente.
Lo scavo del metanodotto
Si tratta del 36enne morto in uno scavo per un metanodotto in provincia di Terni. La procura della repubblica di Terni, come Il Caudino vi ha anticipato ieri, non ha disposto l’autopsia. E’ stata sufficiente la visita esterna al cadavere.
Gli addetti dell’impresa di pompe funebri sono già partiti per l’Umbria ed arriveranno nel piccolo centro caudino in piena notte. Le esequie si svolgeranno nel Santuario Cittadino Santa Maria della Pace che si trova in località Crocevia, la zona del piccolo centro dove Carlo viveva con la mamma e gli altri due fratelli, dopo la separazione dalla moglie da cui ha avuto due bambine.
Domani, per tutto il tempo del rito religioso e per l’accompagnamento della salma al cimitero, celebrato dal parroco don Fabio Zollo, per San Martino Valle Caudina sarà lutto cittadino. Una decisione doverosa della giunta, guidata dal sindaco Pasquale Pisano. Carlo è morto lavorando, cosa che ha fatto per tutta la vita.
Il ragazzo si faceva in quattro per aiutare le sue due famiglie, sacrifici su sacrifici per cercare di essere un valido supporto. E proprio il lavoro lo ha portato via, lasciando un dolore crudele ed incredibile in tutti coloro che gli volevano bene.
La commozione del vice sindaco
Conosceva molto bene i suoi mille sacrifici il vice sindaco Mario Lo Iaco che vive proprio in contrada Crocevia e ha un rapporto particolare e vicinanza con tutte le famiglie di quella borgata.
Anche il vice sindaco è rimasto particolarmente colpito dalla morte di questo giovane uomo, che la vita ha fatto crescere troppo presto. Domani San Martino pregherà per Carlo ed il pensiero di tutti andrà verso tutti quelli che, come lui, sono costretti a macinare chilometri per guadagnare del pane onestamente. Davanti a gente come questa bisogna solo togliersi il cappello e sperare che riesca dall’alto dei cieli ad accudire i suoi cari. Ti sia lieve la terra Carlo.